martedì 24 gennaio 2012

Il prof Apotema

Una recensione, una specie di recensione.
Difficile, di suo e poi io non sono tanto buono per queste robe qua.


Allora intanto occorre partire da Platone. Quello che c'è giunto di lui è in forma di dialogo. E mi ha sempre affascinato leggere questi dialoghi, anche quando racconta tavanate che poi permettono a Giacobbo di straparlare di Atlantide, pagato (tanto, troppo) da noi.


OK, dopo Platone la forma dialogica l'hanno usata altri, Scie Sach Shakespeare e Galileo, per citarne un paio.


Ecco, quello che Giacobbo fa con Platone Zichichi lo fa con Galileo. Gli piace tanto e ha anche dimostrato che aveva ragione anche nella sua controversia con la chiesa; non che la chiesa avesse torto, si è comportata benissimo, anzi meglio ma se gli avesse dato ragione si sarebbe comportata meglio ancora, benché si sia comportata meglio che più meglio non si può. Darwin invece aveva, ha e avrà sempre torto marcio anche quando sembra che i fatti gli diano ragione, secondo Zichichi.


OK, sono fuori tema torniamo a noi. Vado!

Uno dei blog di cui non potrei più fare a meno è Gli studenti di oggi  di zar. Ecco Zar, sotto lo pseudonimo di Roberto Zanasi è l'autore di Verso l'infinito, ma con calma (lo trovate nel blog).
Questo è un libricino piccolo e con neanche tante pagine ma è grande dentro. Io l'ho letto più volte e sono grato all'autore e all'editore --sono anche 'mico di Fèisbuk di Daniele Gouthier--. Uh! è lo stesso che ha pubblicato il gatto nero di Keplero di Popinga (Keplero o Popinga? ve lo spiego un'altra volta che se no perdo il filo del discorso che ci ho tutto qui).


OK, tornando al dunque, lo Zar nel blog e nel libro fa interagire un prof (proooof nel suo caso) e uno studente senza nome ma sveglio, tosto, come vorrei essere io. Non ci siamo ancora ma ci stiamo avvicinando a grandi balzi, preparatevi.

Allora lo scorso dicembre il suddetto zar introduce il prof Apotema, dice che l'idea del dialogo è sua e  (visto che ci siamo arrivati?) sapete cosa dice

Insomma, anche questo è un testo consigliatissimo.

Io ho seguito il consiglio, anche per il precedente (sì Apotema ne ha scritti due e promette di aggiungerne, sappia che io ci sono). Ed è stato meraviglioso.

Il prof Apotema ha una classe ganza in cui lui insegna matematica e gli studenti sono i migliori possibile (presente Leibniz?) ognuno con le sue caratteristiche caratteriali e il suo nome omen.

Ora io qualcosa di simile devo averla già vista un quarant'anni orsono, non tutta, fatta in modo diverso, ma più o meno quella. Sì perché qui ci sono i numeri iperreali che sono una cosa normalissima, tranquilla a parte il nome. E raccontata in quel modo, anche con qualche pizzico di comicità, la mate diventa una cosa divertente, che vorrei rifare davvero invece di leggerne qualche pagina alla sera. E addormentarmi sognando limiti, funzioni, asintoti e cose così. Purtroppo lo sto finendo, chissà a che punto è il prossimo?

OK, la recensione seria l'ha fatta, benissimo, lo Zanasi, la trovate qui



3 commenti:

  1. In realtà Apotema ne ha scritti 3, il primo della serie è sulle funzioni lineari, esponenziali, logaritmiche e potenze (trattate insieme perché hanno una caratteristica comune, quella di mandare un certo tipo di progressioni (aritmetiche o geometriche) in un altro tipi (sempre aritmetiche o geometriche)). E se guardi su "ilmiolibro" ci sono raccolti anche altri suoi scritti fuori serie.

    [E molte grazie per gli elogi, eh...]

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