domenica 12 agosto 2012

Ancora incendi!



Torno sull'argomento, so di essere ripetitiva (non lo è solo Juhan!), ma mi sta molto a cuore anche per motivi personali.


incendio di Vilaflor - luglio 2012
Nella seconda metà di luglio, come ho scritto, si è avuto un  incendio a Tenerife, che è stato completamente domato solo dopo alcuni giorni. Contemporaneamente bruciavano anche La Palma (detta "la isla bonita", ma fino a quando se continuerà ad ardere?) e poi La Gomera.






Otto giorni fa si è scatenato un altro incendio alla Gomera, che è ormai fuori controllo e ha invaso anche il Parco Nazionale di Garajonay. 


E ora, è di nuovo il turno di Tenerife! a parte un piccolo incendio nella zona di Agua García di Tacoronte, subito controllato e spero ora estinto, dopo l'incendio di luglio che aveva interessato la zona di Vilaflor sta ora ardendo la punta nordovest dell'isola, in modo per ora incontrollato. Non aiutano certo il fatto che da dieci mesi non piova, né il vento notevole, né la temperatura che, se lungo la costa resta al disotto dei 30º, nelle zone alte, al di sopra delle nuvole, ha raggiunto anche i 38º (nulla in confronto ai 46º di Cordoba, in Peninsula, ma questo non consola).
La zona interessata all'incendio era già stata pesantemente castigata dall'incendio del 2007, quando le fiamme erano arrivate a lambire l'abitato di Valle de Arriba, alle porte di Santiago del Teide. Anche il pittoresco villaggio di Masca era andato praticamente distrutto.

Masca, tempo dopo l'incendio

pino bruciato che rinverdisce -  2007


La Corona Forestal del Teide, che si stava riprendendo dagli incendi del 2007 e 2011, e parzialmente distrutta nella zona sopra La Orotava dall'uragano del novembre 2010 (il pino canario sopravvive agli incendi ma non agli uragani che lo spezzano e lo divelgono), è ora compromessa nel lato sud (Vilaflor) e nel lato nordovest (incendio attuale). 

pini distrutti dall'uragano 2010
Speriamo che le fiamme non arrivino al Parco Nazionale del Teide, tutta la retama ormai secca brucerebbe come uno zolfanello... E nel cratere si trova il Parador, mimetizzato...

Parador y ermita - foto Betanya

Sono per adesso a salvo le zone a est del Tanque: Garachico, Icod de los Vinos...
Ora è tutto un andirivieni di elicotteri antincendio, con i loro bucket che riempiono abbassandosi sul mare. 


Infatti, le zone di questi incendi forestali in genere sono impervie, le fiamme si possono controllare solo dall'alto. Due Canadair sono arrivati alle isole, ma sono ora impegnati nell'affrontare il fuoco della Gomera.

Quello che più mi sconvolge non è tanto l'ansia per il mio terreno (e casa) quanto il sapere che in questi roghi vengono immolate centinaia di animali, domestici e selvatici, oltre ovviamente ai numerosi alberi: il pino canario in genere sopravvive (mi son fatta l'idea, con l'esperienza, che la sopravvivenza sia nell'ordine del 90%), ma altri alberi come il madroño o gli alberi da frutto no, anzi questi ultimi possono morire anche solo per il calore sprigionato dalle fiamme, come mi ha dimostrato a suo tempo un mio stupendo nespolo di 6 metri d'altezza.

Le Autorità hanno proibito il tradizionale pellegrinaggio attraverso il monte  verso la città di Candelaria, dove il 15 si festeggerà la Patrona delle Canarie (si prevede un afflusso di circa 250.000 persone da tutte le isole!) perché ovviamente il passaggio nei boschi riarsi  (con eventuale lancio di cicche accese, fumatori criminali!) e i bivacchi metterebbero in pericolo ancor di più la foresta.



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