martedì 19 marzo 2013

Un primo abbozzo di escatologismo applicato


Intanto prima di subito un paio di premesse:
  • non ho idea di cosa voglia dire quella parola quindi liberi di non leggere, e comunque diffidati dal trovare un senso se continuate a leggere;
  • spero sappiate tutti che ho l'immensa fortuna di essere un devoto fedele della vera fede, quella pastafariana;
  • questo è un tentativo di risposta al Dentista di Provincia (Bulögna mi dicono) che mi ha messo in gioco qui.
Intanto spero che anche voi seguiate il suo blog, bello. Luigi Il Dentista dice che è vecchio e non è capace con le cose nuove ma non è vero. Niente. Intanto parte alla grande, OK, non è farina del suo sacco ma bello il richiamo.


E veniamo al dunque (devo, vero? devo proprio? OK!).
Anzi, siccome il post promette di essere il primo di una serie facciamo che io me la cavo con un paio di notarelle, c'è tutto me lì dentro (sapete che sono piuttosto semplice e poi, come già detto, sto giocando fuori casa).

Vado:
  • Finché le convinzioni, credenze e simili di uno non sono dannose per gli altri sono OK (secondo me, nèh).
  • Sono convinto che ci sono ancora tante cose da scoprire (non solo bosoni di Higgs ma ottimo lavoro anche su quello) e non capisco quelli che si sono fermati alle convinzioni di pecorai e dei loro preti di un paio di millenni orsono (data incerta).
  • In caso di conflitti tra "io penso che" e evidenze sperimentali vincono queste ultime, senza tanti filtri filosofici o religiosi. Esattamente l'opposto di come la pensa il naziEmerito.
  • Perché le chiese hanno il parafulmine? Che non è nemmeno sicuro al 100%, non è onnipotente.
  • Idem, GP2 era convintissimo che la Madonna avesse deviato il proiettile di Alì; ma allora perché non deviarlo per bene?
  • Tornando agli scribi che hanno compilato il malloppo dettato dal Signore (loro dicono che è andata così) nessuno ha avuto il coraggio di far notare al suddetto Signore che la procedura della costruzione della donna (cosa in se commendevole, niente da obiettare) si discostava inutilmente e dispendiosamente da quella adottata finora, collaudata e efficiente, da quelli che hanno le squame e nuotano a quelli che hanno le piume e volano a quelli che hanno lo zoccolo spaccato e ruminano. E parecchi altri.
  • Se poi si deve per forza avere una religione (e non si vuole scegliere la migliore, l'unica vera, la mia) ce n'è un pacco di più affascinanti di quella della vaticanista di RaiNews24 (oggi alle 8:00 era già in onda e l'ho trovata lì tutte le volte che ho provato a vedere). Prendi per esempio quella dei greci di una volta: il loro capo, Zeus, aveva un'attività sessuale che Silvio manco s'immagina. E Era, anche se parecchio incazzosa e vendicativa, non ha mai fatto come Veronica.

 

Insomma come prima puntata mi sembra che basti, poi continuo, nèh. Non è solo una minaccia, vedrete! (volendo, se continuerete a frequentare il blog).

Uh! Aggiunta dell'ultimo istante, di quelle: ferma la macchina e/o breaking news. L'amico Ponder Stibbons mi ha appena indicato un passo delle Cronache del Mondo Disco del Santo Terry:
The gods of the Disc have never bothered much about judging the souls of the dead, and so people only go to hell if that's where they believe, in their deepest heart, that they deserve to go. Which they won't do if they don't know about it. This explains why it is so important to shoot missionaries on sight. (Terry Pratchett, Eric).

Se fossi messo meglio io ci sarei!

5 commenti:

  1. Juhan, premetto che il mio personale rapporto con le religioni si arresta, ovvero non parte nemmeno per il fatto che non sono affatto sicuro di possedere un’anima immortale.
    Tuttavia ritengo che il rapporto con le religioni non si possa limitare al mio personale tornaconto.
    Da liberale, ritengo che ogni opinione vada valutata con obbiettività e pacatezza.
    L’origine delle religioni è storicamente datata e da ciò consegue la loro “fantasiosa” proposizione.
    Ma il bisogno di trascendente è tuttora presente e evidentemente può sorvolare sulle inesattezze degli antichi testi. Le religioni sono troppo antiche e tanto connaturate allo spirito umano (secondo Pievani ed al. anche al cervello: vedi Mente in edicola) per liquidarle con supponente sarcasmo. In questo modo si offende una porzione troppo grande dell’umanità. Certo ci sono personaggi e situazioni che si possono o si devono non condividere e criticare apertamente, ma non fare di ogni erba un fascio. Il novello Francesco invita alla misericordia, mi sembra un consiglio da non sottovalutare.
    Il contrasto tra fede e scienza poi non esiste, solo stupidi integralisti possono rinnegare la scienza, ma tra questi dobbiamo annoverare sia Hitler sia Stalin, come credo che tu sappia bene. Non è quindi solo un problema di religione.
    La mia posizione vuol essere di pacato equilibrio e se hai letto tutti i miei post sai che sono un equilibrista, infine -da liberale- la mia intenzione non è di convincerti, ma di presentarti posizioni diverse.
    Grazie per la pubblicità, ci conosceremo un’altra volta.

    P.S.: Per quel che riguarda poi la posizione dei media, ti ricordi quando nei tre giorni di quaresima la radio trasmetteva solo musica classica? C’è stato margine di miglioramento. ;-)

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    1. Non volevo essere sarcastico. Se ho dato quell'impressione mi dispiace. Sono scettico, parecchio, credo che ne parlerò ancora.
      Va da sé che non sono un esperto. Pievani mi piace ma non è che ho letto tutto. La quaresima mi sa che non è ancora finita. E poi non è che questo papa piace tanto per merito dell'emerito? Finora cos'ha fatto? Gli slogan non bastano, altrimenti sarei berlusco o grillino.
      Ma è un discorso lungo. E pericoloso.

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    2. Hai ragione Juhan, è un discorso lungo, anzi senza fine e senza vincitori.
      Io non voglio essere il vincitore, non voglio convincere nessuno.
      Nel mio post ricostruivo (e proverò a ricostruire nei prossimi)in maniera semplicistica -da provinciale- quelli che ritengo i punti salienti dello sviluppo del pensiero dell'Homo sapiens. Mi sembra indubbio che le religioni siano state tra le prime costruzioni intellettuali dell'umanità.
      Come la filosofia, che ritengo la seconda tappa di questo sviluppo, le religioni non sono scomparse quando l'umanità ha raggiunto la tappa più alta (finora) della sua evoluzione: il pensiero scientifico. E' un dato di fatto. Nel mio post ho espresso il mio modo di vedere e, proprio perché lo considero non da tutti condivisibile, alla fine ho tirato in ballo te.
      Perché proprio te? Ho cominciato questa serie (vedi, mi sono montato la testa!) dando ai bambini i nomi di quelli che seguo nel WEB: Peppe é Liberti, Annarita è Ruberto, Marco è Delmastro e così via. Mi mancavi tu e, conoscendo il tuo modo di pensare sulla religione, ti ho messo in mezzo come scettico. Spero che questa posizione non ti sia dispiaciuta, nel qual caso mi scuso.
      Et de hoc satis.
      P.S. Bulagna con la a.

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    3. Sai una roba: seguiamo gli stessi blog. E per me è un onore stare in questa compagnia.
      Che poi, a dirla tutta, il metodo scientifico gli ingegneri (almeno quelli che conosco io) non è che lo tengono 'n coppa ai loro pensieri. Non sempre comunque: adesso non mi viene il nome ma pare che gli ing. siano lo zoccolo duro del fondamentalismo islamico. (Magari ci googlo su).

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  2. Io non ci vedo sarcasmo, ma ironia - e quella penso che in una società laica e liberale dovrebbe essere permessa anche verso le religioni. Questo di Juhan non è un saggio, dove magari si possono e devono fare distinzioni, ma un suo modo personale di vedere le cose, come anche detto fin dall'inizio. A me non capita mai la fortuna di leggere scritti clericali che spesso offendono pesantemente la mia intelligenza e la mia sensibilità che abbiano un'avvertenza all'inizio come quella che ha scritto Juhan; mi sono spesso sentita insultata come non credente e come altro (lasciamo perdere) - e pazienza, è talmente "normale" il punto di vista religioso che far notare certe cose è come parlare al muro. Se sono liberi loro di scrivere quello che vogliono direi che possiamo sentirci liberi di farlo anche noi - almeno nel nostro spazio web.

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