domenica 30 giugno 2013

Il pollice verde di Nonna


Nonna ha il pollice verde, guarda il cactus, QED (o si dice CVD?).
Forse perché guarda sempre la Luna per le cose che riguardano le piante, tutte, non solo la semina dell'insalata.

Ma forse no, il Cactus si è solo ricordato che oggi è il suo1 compleanno (suo di Nonna intendo).

Uh! Auguri Nonna!



1. Ecco un esempio di frase che in italiano è ambigua. Anzi capita così in tutte le lingue neolatine che conosco almeno un po' (tre).

sabato 29 giugno 2013

Perché Margherita... ♪


CIAO MARGHERITA ♥


"Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto."


Sabato che viene

 Si dice "sabato che viene" nel senso di "sabato prossimo"?
Direi di sì, l'ho appena detto. E qui da noi funziona, forse ancora per poco se non lo capisce chi non parla piemontese. D'altronde non si può avere tutto dalla vita. E non ci sono più le mezze stagioni...

Ma non divaghiamo: sabato che viene c'è il compleanno del Tamburo. Il secondo. Solo il secondo anche se sembra passato tanto tempo (ne è passata di acqua sotto i ponti, acqua cheta che li rovina... La smetti! Sì, OK, non lo faccio più) e invece no. Il blog è cresciuto, ci sono nuovi autori, tosti.

E pensare (non è che adesso ripeti di nuovo la storia di com'è nato, vero? Dai i nuovi non lo sanno, e poi non la faccio lunga) che tutto è nato per via che c'era una mia amica che non si fidava dei social-cosi tipo Facebook (tranquilla non ti tradisco).

Due delle tre tester principali (il numero totale è un po' più grande, nel senso che in quel periodo tampinavo tutti) delle prove che facevo sono poi diventate autrici, la terza ha pubblicato due post a nome mio (altro segreto segretissimo, ma se trovate post senza sproloqui e/o errori di sintassi o ortografia probabilmente sono quelli.

Anche la grafica del blog è cambiata completamente, non trovo dove ne parlavo ma un'idea la trovate qui: 1º compleanno  nel post di Bruna.

Siccome sono un ing. devo mettere un grafico, questo:


Visto? il primo mese, luglio 2010 ci sono state 330 visite OPS! sto dicendo le stesse cose che dicevo l'anno scorso, qui: Buon compleanno!!!11.

Oggi siamo sulle 300 pagine viste al giorno. Ma il numero ha un'importanza relativa, credo sia molto più importante il contenuto.
E ne sono molto soddisfatto! Certo io metto anche cose che lasciano il tempo che trovano, quelli fatti dopo pranzo come succedaneo del digestivo o della pennichella, ma non ci sono solo quelli. E poi ci sono i giovani: non è che tra i giovani i blog siano molto popolari ma i nostri sono speciali (non faccio nomi ma li conoscete tutti, vero?).

Ogni tanto capita che un blogger si stufa, perde l'ispirazione o si trova impegnato in altre cose meno gratuite e allora il blog languisce o muore. Recentemente è capitato a diversi cui ero parecchio affezionato. Ma è la vita, the show must go on diciamo noi di Piubes.

Insomma, ero partito con l'idea di chiedere a tutti gli autori di approfittare della ricorrenza per scrivere cos'è il blog per loro. E sarebbe altrettanto bello e importante se i nostri lettori lo dicessero nei commenti.

Per intanto, anche per via che mi sembra un post triste, ecco un'anticipazione della festa che viene:


Per i più nuovi: in realtà il Tamburo Riparato è la locanda del nostro Aechibald Pratchett, ecco una sua immagine (della locanda intendo).

Pico


Una notizia molto triste: ieri è morto Pico.
Infezione intestinale, forse la stessa che è stata fatale a Stacey qualche giorno fa.
Questa mattina, come già ieri, nessuna passeggiata presto per andare a verificare cosa hanno fatto i gatti di Michele e che le marche alla fine della via fossero a posto. Cambieranno un po' di cose, le passeggiate p.es. dove comandava lui.
È incredibile come sia stato vicino, non solo fisicamente. Voglio ricordarlo così, come nella foto, la più vecchia che ho trovato.



Una richiesta: lo so che vorreste dire qualcosa ma forse sarebbe meglio se questa comunicazione rimanesse così, senza commenti.

giovedì 27 giugno 2013

Cose nuove in città

Il titolo è sbagliato, o quantomeno incompleto: va letto "cose nuove per me". A me nessuno dice mai niente (auto cit.).


Ma andiamo per ordine, ricomincio la storia dal principio ma, prima di subito, è solo uno sfogo personale, niente a che fare con il post precedente, quello sì che rockz!

Io a stare qui in fondo alla West Padagna (adesso verso il 2.0, forse, quella di "Prima il Nord" e "Macroregione Europea, Pota!") mi deprimo. Sempre di più e ogni tanto, appena mi capita l'occasione, faccio un salto nel mondo civilizzato. Torino, praticamente è la sola e unica meta, sono senza patente e in bici c'è il problema del mio team (Pico e Pero, prossimamente anche Doug --deve ancora crescere)  che pretende di accompagnarmi.

E allora capita come ieri che ho visto parecchie novità e ve le voglio raccontare.


A fianco del Lingotto c'è un cantiere enorme, roba della Regione mi hanno detto ma ero di corsa. Quel quartiere una volta era periferia anonima adesso invece, bene, speriamo.
Ci arriva anche la metro, per adesso al Lingotto ma i lavori per arrivare a piazza Bengasi vanno avanti.
A (s)proposito: una delle autiste del Sadem si lamenta che tutte le  autolinee faranno capolinea in piazza Bengasi, grandissima ma c'è il mercato tutti i giorni. E al solito: all'autista hanno proposto di trasferirla a Susa, solo lei, non il marito che fa lo stesso mestiere. Roba che nemmeno la Fornero piangendo --o forse sì?
La metro è velocissima: un treno ogni quattro minuti, si riempie in fretta principalmente di ragazzi in tenuta estiva e prima di subito ti trovi a Porta Susa.



La stazione, nuova di pakka, è davvero bella! OK, mi sono perso. Anche se la scritta "Uscita" si vede anche nella foto, sì, colpa mia, ritiro quello che stavo per scrivere.


Avendo sbagliato la previsione dela durata del viaggio ho tempo per un rapido sopralluogo, c'è la torre Intesa-San Paolo che comincia a rivelare quale sarà il suo aspetto definitivo.


Caratteristica di Torino sono i turèt (torelli). A dire il vero il collegamento toro-Torino è frutto di un malinteso: non sono per niente relativi (adesso chi la sente l'AD?).





Corso Mediterraneo è strano, secondo me, e comunque atipico. C'è anche la pista ciclabile, riservata, a quanto pare, ai prof. del Poli (chissà se il mio campione di ieri è  statisticamente corretto, 10 minuti di osservazione, un saluto scambiato e alcuni investimenti evitati, non per merito mio).
E ci sono anche i murales, come quello della foto in alto.

Ecco, a questo punto si è esaurita la batteria. Per cui fine del post.

mercoledì 26 giugno 2013

Qual'è l'orrore di lingua italiana che centra sempre, ormai sdoganato e spalmato trasversalmente su tutti i blog?


Questo post lampo, nato dalla mia esasperazione nel leggere continuamente questi orrori, è tutto compreso nel titolo.
Leggere e meditare.
per me è un pugno nello stomaco...

Ma, dico io, è proprio caduta così in basso la lingua italiana? vien fatto di ricordare con nostalgia tutti quegli "a monte...", "a livello di..." o gli "schernirsi"  di qualche decennio fa...




Sant'Anselmo


Oggi sono in giro, chissà, forse viene fuori qualcosa anche per il blog, e non posso postare. Cioè non posso farla tanto lunga ma una roba che ho visto ieri che devo proprio dirvela che potrebbe anche servire, forse non è detto ma può darsi che sì.

Una delle evidenze più evidenti dell'evidente declino italiano è che non si fanno più le cose come si facevano una volta. Tutti d'accordo vero? Prendi la pasta fatta in casa, quelli della mia zona penseranno subito ai taiarin. Anzi adesso ci sarà venuta l'acquolina in bocca. E c'è pure il caso che se la prendano con me. Ma dovevo dirlo per fare un esempio.

Perché ieri appunto ho visto Famiglia Cristiana e mi son detto (non che mi parli da solo, anche perché non saprei cosa dirmi che già non so, è un modo di dire, nèh!): vediamo cosa dicono di Silvio che fino a poco tempo fa gli piaceva tanto, adesso non più, solo Lupi, la Gelmini e Jo Vanardi. Neanche Formigoni e pensare che è di Comunione e Liberazione SpA. Ma sono prudenti, vecchi volponi, mica e lo dicono così, devi intagliartene, e i nostri padagni (mai stati leghisti) arrivano a capire esattamente il contrario e sono contenti così e gli danno l'otto per mille, anzi di più.

Non c'era niente, ovvio. Lasciano che le cose si calmino e poi faranno un pistolotto tirando in ballo papa Francesco (molto più sexy di quello che c'era prima, com'è già che si chiamava?).

Ma ho trovato una roba che mi son detto questa gliela devo fare vedere, meno male che mi son portato dietro la fotocamera, guarda qui:


E sì, hanno ragione: non si costruiscono più chiese!
Davvero dobbiamo imparare dagli infedeli? Prendi i turchi, per dire: a Istanbul gli era rimasto un parco in tutta la città e cosa decidono il governo e i preti che lo appoggiano? Ci facciamo una bella chiesa (loro la chiamano moschea perché sono, appunto, infedeli) con annesso centro commerciale. E lo faranno a costo di dover dare una lezione ai malintenzionati infedeli che si oppongono (infedeli, nel senso di senza fede, perché anche gli altri lì sono infedeli).

Che poi se uno va al link indicato trova questo:


Sant'Anselmo patanü'
Sì, persiste il problema (ma lo sento solo io?) che non si può mettere l'accento sulla ü. Neanche con tutto l'Unicode.

martedì 25 giugno 2013

Per la barba di Superman!!!


Ne aspettavo l'uscita e finalmente ieri sera sono andato a vedermelo (in 3D). "L'uomo d'acciaio" non mi ha deluso, anzi... Ma non sto qui nè a raccontarvi la trama nè ad elencare pregi e difetti di un film assolutamente da vedere soprattutto per coloro a cui piace il genere supereroi e dintorni. Che poi c'è un cast d'eccezione, Zack Snyder alla regia e Christopher Nolan alla produzione; una garanzia!
Gli effetti speciali sono belli tosti anche se il 3D (come in altri film che ho visto) lascia un po' a desiderare; visto Avatar niente regge il confronto. Poi una cosa: qualcuno vuole dirlo ai signori che fabbricano gli occhialini di farli meno piatti? Non fa figo una roba del genere appoggiata sul naso.

Ma torniamo al motivo di questo post:
si, insomma, ero lì a gustarmi le prime scene quando ti vedo un tipo a dorso nudo che sorregge la pesantissima struttura di una piattaforma petrolifera per cercare di salvare i soliti malcapitati e che alla fine ne viene schiacciato e buttato in mare. Non aveva nè il costume nè il mantello di Superman, ma in compenso aveva la barba. Si la barba. Il tipo era il bellimbusto della foto a sinistra. Io non ve l'ho detto (e non ve lo dico), ma nel film ci sono tante piccole sorprese e quello che soprattutto mi è piaciuto è l'intento di rendere Superman più "umano" (nel senso di non kryptoniano) possibile... Credo che l'intento sia andato a buon fine.

MA LA BARBA NO!

Abbiamo sempre visto Superman perfettino perfettino col suo ciuffo tirabaci che non si sposta mai, neanche di un 1mm e soprattutto super-sbarbato anche quando interpreta la parte dello svampito Clark Kent. A questo punto la domanda sorge spontanea:

COME SI RADE L'UOMO D'ACCIAIO?


La conquista di Canaan - II

I post sull'archeologia biblica, seguendo il Finkelstein (in inglese sperando che Carocci ristampi) sono faticosi perché bisogna leggere e riportare cosa c'è scritto. E c'è chi mi controlla, non posso sbagliare, mica come faccio di solito che metto giù la prima cosa che mi passa per la mente, spesso non sono neanche d'accordo con quel che i miei diti digitano sulla tastiera. Fortuna che Israel scrive davvero bene, chiaro, un modello.
Oggi riprendo da dov'ero arrivato in questo post: La conquista di Canaan - I.


Abbiamo parecchi documenti della Tarda Età del Bronzo  egiziana (1550-1150 AC) riguardanti gli avvenimenti di Canaan. (p.77)
Sono lettere diplomatiche, liste di città conquistate, bassorilievi di assedi nei templi egiziani, annali dei faraoni, opere letterarie e inni. La più dettagliata fonte di informazioni sono probabilmente  le lettere di Tell el-Amarna, Finkelstein ne è custode della maggior parte. Queste riguardano la corrispondenza diplomatica e militare dei potenti faraoni Amenhotep III e suo figlio Akhenaten che governarono l'Egitto nel XIV secolo AC.
Parecchie di queste 400 tavolette concernono città di Canaan che diventeranno famose nella Bibbia come Gerusalemme, Shechem, Megiddo, Hazor e Lachis. Risulta che Canaan era una provincia egiziana, con capitale Gaza. La Bibbia non parla mai di egiziani nelle battaglie della conquista di Canaan da parte degli ex-esodati, quelli di Giosuè, eppure risulta che gli egiziani curavano accuratamente gli affari della zona.

Le città descritte nel libro di Giosuè risultano dagli scavi archeologici pateticamente deboli, centri amministrativi per il re, la sua famiglia e i burocrati con la popolazione dispersa nel territorio circostante in piccoli villaggi. La città tipica ha un solo palazzo, un tempio e pochi edifici, probabilmente residenza degli alti ufficiali, taverne e altri uffici amministrativi. Niente mura cittadine. le formidabili città descritte nella storia della conquista non erano protette da fortificazioni! (Dice proprio così, p.77 in fondo).
Probabilmente l'Egitto controllava con sicurezza l'intera provincia e non v'era esigenza di fortificazioni. E i vari re locali, soggetti a forti tributi al faraone, non erano in grado di intraprendere la costruzione di grosse opere. Cioè siamo in un epoca che è solo l'ombra della prospera società della Media Età del Bronzo. Molte città erano state abbandonate e le altre si erano ristrette e la popolazione totale non doveva superare di molto le centomila persone. Una dimostrazione di ciò si trova in una delle lettere di Amarna in cui il re di Gerusalemme chiede al faraone di mandargli 50 uomini per "proteggere il paese". In un'altra lettere il re di Megiddo chiede cento soldati per proteggere la città dal re di Sechem.

Le lettere di Amarna descrivono la situazione un secolo prima della supposta conquista israelita. Non ci sono motivi per supporre che le cose siano cambiate nel frattempo. Altre evidenze archeologiche (mica posso tradurre tutto, comprate il libro, se lo ristampano) dimostrano come gli egiziani fossero presenti in forze su tutto il territorio e risulta inspiegabile come questi non siano intervenuti contro gli invasori, oltretutto fuggiti dall'Egitto.

Ma ci sono anche evidenze che il libro di Giosuè non è totalmente una favola, riflette accuratamente la geografia d'Israele, il corso della campagna segue un ordine geografico logico.
All'inizio del XX secolo un gruppo di studiosi scelsero i siti che si pensavano congruenti con la conquista israelita e cominciarono a scavare alla ricerca di resti di mura cadute, travi bruciate e grosse distruzioni.
Il più ragguardevole di questi fu William Foxwell Albright della John Hopkins University di Baltimora, un brillante linguista, storico, biblista e archeologo. La sua conclusione fu che i patriarchi erano personalità autentiche. E quindi anche i fatti relativi a Giosuè erano storici. Famoso il suo scavo a Tell Beit Mirsim che identificò con la città biblica di Debir. Poi risultò diversamente giusto ma i risultati dello scavo restano centrali per il dibattito storico. Dallo scavo risultò una piccola città ma dal tipo di ceramica grossolana rinvenuta, conosciuta anche in altri siti egli la identificò con gli israeliti.
Stessa situazione in parecchi altri siti. Poi negli anni 50, dopo la nascita dello stato d'Israele gli sforzi degli archeologi locali si concentrarono sulla questione della conquista della terra promessa. Yigael Yadin scavò Hazor, descritta in Giosuè come "il capo di tutti questi regni". Hazor copriva, nella Tarda Età del Bronzo, 80 ettari,   otto volte più di Megiddo e Lachis. Da una tavoletta si trovò il nome del re, compatibile con quello citato nella Bibbia (Ibni - Jabin). Lo scavo rivelò che nel XIII secolo, senza segni premonitori, la città fu improvvisamente attaccata, distrutta e rasa al suolo. Dopo un periodo di abbandono sulle rovine sorse un povero insediamento, le cui ceramiche assomigliano a quelle precedentemente descritte. Quindi, per la maggior parte del XX secolo, l'archeologia sembrava apparentemente confermare la versione della Bibbia.
Sfortunatamente il consenso degli studiosi alla fine si dissolse.


Come vedremo prossimamente. Non so voi ma questo giallo mi appassiona, molto più di Aghata Christie. Manca Dirk Gently, mai che ci si possa fidare di lui: Dirk sei licenziato.

lunedì 24 giugno 2013

Wordpress e una questione difficile

Proprio come dice il titolo, difficile, anzi difficilissima.
E poi si riferisce a casi veri, qualcuno dei responsabili li conosco. Almeno penso che siano loro. Ma non è così importante, la questione è un'altra.
La metto giù dapprima in forma scritta, senza figure, chissà... posta in questa modalità metti che diventa più evidente, ne dubito ma chissà...

Allora detto semplicemente: cosa abbiamo noi italiani per essere accomunati alla Svizzera? Dev'essere un qualcosa che invece non hanno la Francia e la Germania.

E dev'essere qualcosa di talmente evidente che Wordpress non reputa necessario spiegare in "serve aiuto?". Non che "serve aiuto?" serva davvero quando ci clicchi ma almeno ti fa sentire meno spaesato (OK, anche un po' gnugnu (tonto) quando chiudi la pagina senza aver capito).
Sono più che convinto che qualcuno dei nostri lettori troverà la soluzione e me la vorrà comunicare. Magari è una cosa banale ma davvero io non lo so e a me nessuno dice mai niente (auto cit.).

In ogni caso per completezza ci metto anche la figura, così è più evidente, cioè è evidente la questione di cui non so la risposta. Ecco:


Ecco, come mai noi siamo piccoli? Al limite posso capire la Svizzera, è alla stessa scala di Francia e Germania ma poteva essere rappresentata meglio. Noi invece siamo proprio fuori (scala).

Wordpress why? perché? pecché? (cit.).

Roba che viene voglia di passare a Blogspot, come il Tamburo Riparato.
Ah! sì, ho cambiato il logo, che ne dite?


domenica 23 giugno 2013

Cose (di Scienza) dal Web #4


Passioni d'amore e matematica

[...] Chi pensa che i matematici siano individui schivi e isolati, dediti solo al pensiero astratto e così poco propensi ad addentrarsi nel turbinio delle passioni che scuotono gli animi del genere umano... Beh! Non ha mai frequentato un matematico o non ha mai partecipato a un loro congresso! In realtà, contrariamente alla credenza popolare, i matematici sono spinti da passioni creative difficili da descrivere, non meno intense di quelle che spingono un musicista a comporre o un artista a dipingere.
Certo, abbiamo anche esempi in cui la genialità si scontra con la poca propensione alla socializzazione: come è il caso del grande Paul Erdős, in grado di lavorare 18 - 19 ore al giorno e rifuggire dal contatto fisico (specie per le donne) e regolare vita affettiva, o Grigorij Jakovlevič Perel'man, che dopo avere vinto e rifiutato (!) l'ambitissima medaglia Fields, si dimise polemicamente dal suo incarico universitario a San Pietroburgo, vivendo praticamente come un senzatetto. [...]

Ecco Doug


Arrivato ieri, morbido e coccolone, Doug (chissà se riesco a imporgli questo nome, mi è riuscito con Pero che si chiamava Chopper).

Pico non è che sia proprio contento, anzi è geloso.
Bianca è preoccupata
per via dei pargoli, sminascosti
la nostra prima passeggiata
fino ai fiori di Michele
Doug quasi come dog e poi porta il nome di DRH, McIlroy e DNA vi sembra poco?

sabato 22 giugno 2013

Square riots.

San Pietroburgo - Giugno 2012

Se non hai soldi, vuoi quelli di chi ce li ha. Se hai soldi, hai anche ville, castelli, giardini e potere e anche nipoti di capi di stato stranieri. Però sei sempre lì, da un momento all'altro può arrivare qualcuno a portarteli via, una bella rivoluzione e via, va già bene se non perdi la testa, sempre che tu non l'abbia già persa per conto tuo. Chissà, la verità è che se non vuoi grane la gente la devi far stare male per davvero, allora non hanno neanche la forza per contestare. Se no, se li fai venire fuori dal guano, li fai stare un po' meglio di come stavano prima, vanno subito per le piazze a protestare e non si fermano neanche più per il calcio. Robe da matti, non c'è più religione.

Ancor meglio un CATurDOG! - nº21



Finalmente! finalmente si ricomincia con la tradizione del sabato, pensavo non interessasse più a nessuno!

Prima che qualcuno cambi idea o l'AD lo proibisca, ne approfitto e riparto con il CATurDAY, riprendendo la numerazione da dove l'avevamo lasciata.
Non dico di farlo tutti i sabati, ma una volta ogni tanto so che fa piacere anche ad altri tamburisti.





ai gatti piace la comodità







Ricordo a tutti che nel CATurDAY trovano spazio non solo gatti e cani ma anche tutti gli altri animali.



Ma sì, anche questa, porta fortuna!