lunedì 16 settembre 2013

Voyager 1


Potevo non dire qualcosa su una delle macchine più belle di sempre? No, vero? E allora ecco il mio contributo a una news che ormai non è più tale. Anche perché ritorna una cosa, la solita, ma di questo dopo.

Allora Voyager 1 ha lasciato il Sistema Solare, ormai dovrebbe essere sicuro, anche per Marco:


Chi volesse saperne di più può fare un salto qui.

E salta fuori quello che dicevo prima, osservate quest'immagine:


viene dalla NASA.

Visto dove si trova il nostro amico? Ma ci sono tante altre cose notevoli, ne cito solo un paio. La nube di Oort è il parcheggio delle comete. Cioè no di pezzi di corpi fatti principalmente di ghiaccio sporco che se ne stanno lì; ogni tanto per una perturbazione (vassapere quale e quando) uno viene deviato dalla sua orbita ellittica, più o meno quasi circolare, e se la direzione è quella giusta comincia a avvicinarsi alla nostra stella, il Sole. E, sempre con tutta una serie di "se" prima o poi lo vedremo come una cometa. Come pare ce ne sia una in arrivo, prossimamente... forse.

Ma c'è un'altra cosa nell'immagine che mi stupisce, ogni volta che ci penso mi accorgo di stupirmi esattamente come la volta precedente. Si, la scala. È logaritmica: tra una tacca e la successiva la distanza non raddoppia ma è maggiore di 10 volte (quelli saputi dicono che aumenta di un ordine di grandezza).
La scala logaritmica torna utile per quelli che hanno a che fare con cose troppo piccole o troppo grandi. Per noi vuol dire che quando vedi un disegno come questo te ne devi ricordare. E pensare che se non usavi i logaritmi il disegno sarebbe venuto troppo lungo.
Decisamente troppo lungo.

E poi (ecco che arrivo al punto): stiamo pur sempre parlando delle vicinanze del Sistema Solare; ma quando spazio!
Voi riuscite a immaginarlo, visualizzarlo?

Poi, va beh, la scala logaritmica c'era anche sul regolo, ne ho parlato qui.

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