domenica 7 dicembre 2014

Puntualizzazione (che brutta parola, ma il concetto è valido)



Qualche settimana fa Archibald si è fatto vivo nuovamente con un post in cui tra l'altro si lagnava del modo, diciamo "disinvolto", con cui si usa oggi l'italiano. Già ho dovuto rispondere a un anonimo commentatore, su  un altro errore molto comune.
Tra le altre cose, Archie disapprovava l'uso (all'ultima moda) della frase ma anche no, chiedendosi "anche, rispetto a cosa?". Io aggiungo: "ma, rispetto a cosa?".

Ma, così come però e invece, ha un significato avversativo, sempre rispetto a qualcosa di già enunciato.
Ci potrebbe pertanto essere un uso corretto della frase "ma anche no", per esempio se io dicessi "sarebbe bello fare una passeggiata" un altro (o io stessa) potrebbe ribattere "ma anche no".

Invece  ho notato anch'io l'uso della frase al posto di un semplice "no": per esempio, alla domanda  "vogliamo andare a fare una passeggiata?" rispondere  "ma anche no" è un errore, non una risposta. Ma anche esprime una eventualità  che si aggiunge (anche) a un'altra già enunciata, in contrapposizione (ma) a quella. Insomma, usare quella frase per rispondere a una affermazione può essere corretto, per rispondere a una domanda no.

Già da tempo però circola un altro modo di dire orripilante: il "ma grazie!" che si trova a ogni piè sospinto, al posto di un semplice "grazie!" in cambio di un favore o una gentilezza. Non so se fa anche a voi lo stesso effetto, mi dà l'impressione che la persona ringraziante sia rimasta profondamente stupita nel ricevere quel favore o, peggio ancora, di averlo ricevuto dalla persona ringraziata (come se le attribuisse l'incapacità di mostrarsi gentile): insomma. è più una scortesia che un ringraziamento!



Anche qui, potrebbe esistere un uso corretto: facciamo l'ipotesi che io lasci volutamente su una panchina un libro, affinché qualcuno lo trovi e lo legga (bookcrossing), e una persona lo raccolga pensando che l'abbia dimenticato, mi insegua e me lo dia; in questo caso io risponderei "in realtà l'avevo lasciato di proposito, ma grazie comunque!" in cui il "ma" ha valore avversativo, cioè esprime il fatto che non ho motivo di ringraziare perché non ho ricevuto un favore, anzi al contrario... (infatti dovrò tornare sui miei passi per lasciare il libro dove volevo...).

Dato questo significato avversativo, potete capire perché mi si accapponi la pelle quando sento quella frase... se poi è rivolta a me, sono costretta a chiedermi se involontariamente ho fatto un dispetto o arrecato un danno!

Nessun commento:

Posta un commento