sabato 28 febbraio 2015

Tu quoque?


Trascrivo qui sotto la risposta che ho mandato oggi a mio figlio, che mi invitava a firmare questa petizione  (ma è mio figlio? non me l'avranno scambiato alla nascita in clinica?). Aggiungo solo i link e le immagini.


Ti dirò, ci credo molto poco a  questa presunta campagna da 200 milioni di euro, per almeno due motivi. Primo: tutta quella quantità di soldi non ci sono da spendere nella scuola. Secondo: in un parlamento come quello attuale la larga maggioranza sarebbe contraria a votare una legge di questo tipo. Un terzo motivo, forse quello determinante: la Chiesa lo proibirebbe, e sai quanto la Chiesa si ingerisca attivamente negli affari dello Stato italiano.
Noto che questa campagna tra l'altro "batte cassa" a suo favore.

Noto altresí che non hai letto la proposta di legge: io l'ho letta e mi pare che tenda soprattutto a eliminare la discriminazione esistente da sempre fra maschio e femmina...
O ti pare giusto che sia quasi obbligatorio che le femminucce vestano di rosa e abbiano tutta la loro cameretta in tinta e possano solo giocare con bambole e pentoline, mentre i maschietti devono essere vestiti di azzurro e giocare con fucilini e al massimo, va', con trenini e palloni? Ricordo che quando avevi poco più di un anno scegliesti come regalo in un negozio un bambolotto, non mi pare che l'averti accontentato ti abbia trasformato in un gay!!! e alle tue sorelle le bambole non sono mai piaciute, han sempre preferito le costruzioni Lego, le macchinine ecc.
Pensa che nella maggior parte delle famiglie attuali, soprattutto quelle che tanto piacciono a questa gente, si tende a scoraggiare nelle figlie una eventuale propensione per la scienza e la tecnica, perpetuando così l'educazione "a settori", tanto ingiusta!

Non mi sembra, comunque, che sia un male diffondere l'idea che anche due persone dello stesso sesso abbiano diritto a volersi bene: in passato ci sono state discriminazioni in proposito di tutti i tipi, dall'appartenenza a una famiglia nemica -ricordiamo Romeo e Giulietta- all'essere nativi di una città rivale o una nazione straniera, o all'etnia diversa, anche se di medesimo colore di pelle!
Ricordati, essere omosessuali non è una malattia ma una inclinazione innata, soffocando la quale si sono creati tanti infelici quando non dei martiri. E soprattutto non è contagioso!

Per quanto riguarda il problema dei figli di coppie omosessuali, mi sembra giustissimo che non vengano discriminati: ammesso che sia una colpa per due persone dello stesso sesso avere o adottare un bambino, che colpa ne avrebbe il figlio? discriminarlo sarebbe un delitto. (dov'è finita la tanto sbandierata "carità cristiana"?)
Inoltre, penso che finché non esisterà una patente obbligatoria per essere genitori, eliminando quindi a monte la nascita di almeno la metà dei bambini (nati a casaccio, magari perché la Chiesa proibisce l'uso di anticoncezionali), non c'è motivo di impedire a due persone di avere e allevare un bambino, siano o no genitori naturali (in molti casi di coppia femminile il figlio è nato da una delle due donne, in certi casi di coppia maschile il figlio è nato con l'apporto di uno dei due uomini,in quasi tutti i casi di bambini adottati da coppie eterosessuali il figlio non ha legami di sangue con i genitori).


Sì, perché un figlio voluto, al punto da superare tutti gli impedimenti anche burocratici, sarà sempre un figlio più felice di uno nato per caso.
Non si conoscono tuttora casi di bambini abusati da genitori omosessuali, mentre di maltrattati, violentati o perfino uccisi da genitori naturali ce n'è a bizzeffe.
Senza contare i casi, numerosi, in cui il bambino è figlio naturale di uno solo dei due genitori che per varie cause (vedovanza, divorzio...) convive o si è sposato con un partner diverso da quello con cui ha concepito il bambino: che garanzia si può avere che questo genitore surrogato accetti, ami e allevi correttamente questo figlio non suo e che non ha espressamente richiesto?

Per quanto invece riguarda gli spettacoli  di dubbio gusto, devo dire che in primis nessuno obbliga a guardarli... Certo, è discutibile che vengano spesi soldi pubblici per roba del genere, ma se si pensa a come (e quanto!) vengono sperperati i soldi pubblici in RAI o altrove...

Per farti capire quanto siano in malafede i promotori di questa campagna, nota che loro stessi citano
"la giustificazione e normalizzazione di quasi ogni comportamento sessuale.Tutto ciò, anche in altri paesi dove simili strategie educative sono datempo applicate, come in Inghilterra e Australia, ha già causato una sessualizzazione precoce della gioventù cheha portato ad un aumento degli abusi sessuali (anche tra giovani), alladipendenza dalla pornografia, all’attività sessuale prematura con connesso aumento di gravidanze e aborti già nella prima adolescenza, e all’aumento della pedofilia." 
Ora, è universalmente noto che, mentre da un lato la scarsa educazione sessuale unita a una repressione moraleggiante  porta a una curiosità insana che a sua volta sbocca in una sessualità prematura e "grazie" alla mancata conoscenza e diffusione di metodi anticoncettivi a gravidanze non volute e conseguenti aborti -mica solo in Inghilterra e Australia, anche in Italia e Spagna ecc.- dall'altro lato la diffusione della pornografia, sempre stata presente fin dall'antichità e fomentata negli ultimi decenni dai media a scopo commerciale, è dovuta principalmente alle generazioni che non hanno a suo tempo avuto un'educazione sessuale mentalmente aperta.
Anzi, sono proprio i popoli più integralisti dal punto di vista sessual-religioso quelli che tendono di più a "scatenarsi" non appena l'occasione lo consente. (non hai un'idea delle "cose turche"  per esempio che i "moralisti" statunitensi, così santi a casa loro, facevano non appena arrivavano in Europa, soprattutto Parigi, considerata da loro il covo di ogni depravazione).
Che dire poi dell'aumento della pedofilia? solo un'osservazione: i clericali hanno la faccia come il culo!


 dell’art. 14 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’UNICEF (“Gli Stati parte rispettano il diritto e il dovere dei genitori oppure, se del caso, dei tutori legali, di guidare il fanciullo nell’esercizio della libertà di pensiero, di coscienza e di religione”).
APPUNTO: libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Perché possano essere liberi di scegliere, occorre che conoscano le varie possibilità di scelta, mentre da parte clericale li si vorrebbe imbrigliare con un'educazione (imposta dal Vaticano ma pagata dallo Stato, forse per ben più di 200 milioni l'anno!) univoca e martellante, che faccia conoscere un unico pensiero, un'unica opzione di coscienza, un'unica religione! (già per me l'insegnamento a scuola di una qualsiasi religione è immorale, è il buttar via il tempo e le risorse, come ben sai sempre scarsi, penalizzando le materie veramente formative per inculcare invece la conoscenza di qualcosa che non ha più valore e dignità dell'astrologia, quella degli oroscopi)

Intendiamoci, sei libero di pensarla come credi e di firmare tutte le petizioni che vuoi, non ti ho mai imposto le mie opinioni o il mio pensiero (non)religioso. Ricordati però che la libertà che hai non la devi certo al tipo di gente che ti sta invitando a firmare.


Alla lettera che ho inviato aggiungo solo questa considerazione: nel 2006 non esisteva certo ancora neppure la proposta del matrimonio tra omosessuali e quella dell'adozione di figli da parte loro. Eppure il fenomeno del maltrattamento e l'abuso dei bambini era già diffuso e in aumento.


Fantomas? magari!!!



Ha ragione mio marito.

Non solo ci stanno rapinando e tartassando, prendendoci per i fondelli e rubandoci il futuro.

No, si limitassero a farlo con eleganza e savoir faire, da ladri in guanti bianchi, si potrebbe ancora sopportare.



Ma lo fanno in modo sciatto e plateale, goffo e buffonesco, ridicolizzandoci di fronte al mondo, senza neppure cercare di nascondere la loro strafottenza e  il totale disprezzo che hanno per noi.




(noi siamo noi e voi non siete nessuno  cit.)


Quousque tandem?

venerdì 27 febbraio 2015

Suggerimenti - 59

O maior repolho do mundo 57,61 kg -- ci dobbiamo credere?

Repubblica parla dell’ISIS. Usando come fonte Lercio.it


Dillo in italiano

Kim Jong Un has an amazing new haircut. We have many, many questions

I media italiani annunciano blitz egiziano in Libia: 155 combattenti ISIS uccisi, 55 catturati. Fonte: un sogno postato online

Isis, la vera storia dell’hashtag Twitter: “#We_Are_Coming_O_Rome”

Italia: Scienza in tribunale

Spotting Animals In The Wild

Tutti i miti sulle capacità paranormali degli animali


Scienziati (biografie essenziali)

Se sposti la linea del possibile

What Can Be Done about Pseudoskepticism?

Updated Science: Get Tattoos Wisely

How One Climate-Change Skeptic Has Profited From Corporate Interests

Dissotterrato il Corno di guerra

Condanne e vitalizi


30 3D Pavement Drawings To Blow Your Mind

Orologi da record: 1000 volte più precisi di quegli atomici al cesio

States, United States: America’s James Bond Complex

Media Guide to Skepticism

Risorse didattiche sul sistema solare
Un ottimo punto di partenza, e non solo per gli studenti

ISAAC ASIMOV: A lifetime of learning

Inventors Revolutionize Beekeeping

Eccellenza italiana, Renzi visita una fabbrica di targhette “Chiuso per fallimento”


Due robe che voglio segnalare

Trascuro il Tamburo? Il mio blog preferito (pari merito con N (grande a piacere, quasi che tende a א zero) altri). Ma quello è anche mio e di tutti gli altri tamburisti. E allora capita che vengo ramanzinato:


Ma sappiate che non è vero. Intanto il Tamburo è il mio blog preferito (pari merito con N altri) e quello che sono capace a fare per renderlo ancora più bello e interessante lo faccio. Ovvio non posso fare tutto io; per esempio il citare qualcosa può essere lo stimolo a documentarsi, approfondire.


Ecco adesso volevo dirvi che oggi faccio la solita rassegna di cose viste nel web, dopo pranzo, come digestivo. Ma da subito volevo segnalarvi una roba che ho scritto sull'altro blog, quello noioso, sull'approvazione del principio della Net Neutrality da parte dei 'mericani, qui: Net Neutrality.
Credo sia importante. Anche se qui da me il collegamento è lentissimo e agli indigeni locali non interessa. Per niente, nada, zilch.

Ah! il post di Sylvie è questo: I Crociati della scienza cristiana.
Ah! 'ggiornamento: il post da segnalare era questo, leggere i commenti del comandante Straker architetto Marcianò: Chimica delle scie.

mercoledì 25 febbraio 2015

Cosa fate sabato che viene, 28 febbraio?

 Io personalmente sono davvero dispiaciuto di non poter essere contemporaneamente presente in due posti nello stesso momento, come riusciva a Padre Pio che era sia qua che là allo stesso tempo preciso.
E allora bisogna che ci organizziamo noi del Tamburo e anche tutte le donne e gli uomini di buona volontà perché dobbiamo sapere (Wir müssen wissen).
E sapremo (Wir werden wissen) --forse se ci organizziamo bene bene e prendiamo appunti e facciamo foto e poi relazioniamo.
Mercoledì è belle che andato ma restano:
  1. giovedì;
  2. venerdi.

Dai pensateci, organizziamo.


 Adesso vi dico per cosa, due robe una più bella dell'altra, anzi tutte due über-very-bellissimissime, guarda qua:

Io e @danielecolo andiamo in macchina, chi vuole unirsi porti panino, aceto di mele e 30 euro.

Critica al darwinismo: facciamo chiarezza.


Contrordine compagni: ricordavo male! il secondo dei due è per domenica primo marzo! Dai ce la potete fare, tutti e due!
Per il primo se vi sedete vicino ad Andrea (rockz!) capace che vi convince a installare Linux. Dipende però da quanto siano interessanti i relatori sciistici.
Per il secondo se vi fate fare l'autografo da Fratus, ci terrei era il portaborse della Santanchè, mica balle.



OK? Ci faccio fiüsa, nèh!


Vuoi vedere che ha ragione Bepun!


Metti che Bepun si metta al computer e non usi solo Fèissbukk ma si metta a girulare di qua e di la, come faccio io. E metti che capiti --via Twitter per esempio-- su un blog di Fortune. Per esempio qui: The key to an $80 billion wearables market? Invisibility.
OK, non è facile leggere cosa che c'è scritto ma quella figura la dice lunga. E gli da ragione. Al cento per cento. Almeno. Oggià!
Perché lui lo sa da tempo della gabola dei microcipp, vedi qui: Microchip ed estintori, ma forse ne ho parlato anche da altre parti (proprio come se fossi ripetitivo).
Non so quanto sia diffusa la bufala (OK, Beppe, presunta, per me è farlocca ma OK, non è questo il punto) che i medici tutti approfitterebbero dell'occasione di infilarti un ago nella carne (pare braccia più che chiappe) per scaricarti un potentissimo microcipp (segreto, non lo sa nessuno (tranne Bepun)) che spiffererà per sempre cose su di te che manco t'immagini e magari davvero neanche sai.
Qualcuno ci crede, Bepun per esempio. I suoi amici sono piuttosto scettici, per questo fatto specifico.
Ma ne hanno altre, tante. Le masche (noi piemontesi abbiamo una categoria a parte di streghe (o fantasmi (o cosa)), le masche appunto). E ci sono le prove, Marco Bruno le ha anche fotografate recentemente.

Ne nascono ogni giorno di nuove (bufale, masche non so), alcune attecchiscono altre no. Per esempio dura da almeno un anno e continua a acquisire nuovi adepti la storia dell'insalata quotidiana: a pranzo devi cominciare mangiando una terrina grossa così d'insalata; tutti i giorni. Uno dei miei fratelli lo fa e, pranzando da nonna, devo riiutare l'insalata una volta al giorno. Anche perché io la condirei diversamente --se proprio dovessi.
È lo stesso fratello che ha decretato la fine delle uova quando ha scoperto che le galline mangiano soya.
Ma non ha preso: le galline sono sotto la giurisdizione di Marina e il mangime continua a essere quello. Anche sugli OGM (coltivarli perché usarli lo facciamo alla grande) prima o poi finirà come sempre, prendi le quote latte...

Invece c'è la rogna del cancello: mica facile tenerlo chiuso. Molto più facile urlarne a sproposito continuamente.

Ma forse sono uscito fuori tema. Quello che volevo era chiedervi un consiglio: Bepun non credo si colleghi a internet; non che non ne sarebbe capace ma non serve a niente (lui non aggiungerebbe neanche "nada, zilch"). E allora come faccio a dirgli della foto?

domenica 22 febbraio 2015

Dài, ancora una ricetta!




Oggi ho preparato una ricetta cui da tempo non pensavo più.

Siamo nel  mese della sfida (ricordate? cerchiamo di spendere il meno possibile -diciamo 150 €- per cibo, detersivi, scatolette del micio ecc.; sono escluse le spese di lettura, auto, ristoranti, salute, mano d'opera ecc.) e ne approfittiamo per "svecchiare" le scorte casalinghe, soprattutto quelle del congelatore a pozzo.
Così toccava anche a un bel pezzo di carne adattissimo per uno stracotto.


Abbiamo deciso pertanto di fare lo stracotto alla cipolla.

Ho dovuto finire la scorta di cipolle rosse autoprodotte (quest'anno ne abbiamo piantate di più) e anche comprarne altre del tipo bianco, ma ne valeva la pena.

Ho iniziato col far colorire la carne (più di un chilo), insieme a un fondo d'olio e uno spicchio d'aglio (sì, non ne siamo tuttora sazi!!!) nella pentola a pressione.


Nel frattempo  ho affettato fine fine un chilo di cipolle.



Le ho poi aggiunte alla carne, mescolato, lasciato rosolare un poco, salato e aggiunto una tazza d'acqua, perché le cipolle ne rilasciano alquanta ma la cottura prevista era lunga.




Tappata bene la pentola e portata a pressione, ho lasciato cuocere per un'ora e mezza.

Aperta la pentola, ho tolto la carne (davvero stracotta, da rompere con la forchetta!).


Un tempo ero solita passare tutte le cipolle cotte con il passaverdure (moulinette) ma sono diventata pigra, questa volta le ho frullate direttamente nella pentola con un frullatore a immersione (minipimer).





Poi ho riscaldato bene la crema risultante e l'ho versata sulla carne, nel frattempo mantenuta in caldo.



Il piatto si accompagna bene con un puré di patate, però avremmo potuto optare per una polenta.

Ovviamente ne è avanzato metà, che abbiamo conservato per un altro pranzo (ma non vogliamo barare, non lo sconteremo dal totale della sfida...)


Come si dice?

Ieri sera su Facebook Bruna chiedeva la traduzione di un modo di dire piemontese. Io ci ho provato e --ancora una volta-- ho visto quanto sia difficile. Anche e specie se conosci la lingua.


Notare come Rosa scrive il piemontese come si deve (dovrebbe) ma poi i forestieri non riescono a leggerlo giusto. La O si legge U e per scrivere davvero O si deve mettere l'accento. la J si legge come la I, quasi più lunga, come in "gioia" (che per noi sarebbe "gòj"). Sì come in tedesco e nelle lingue nordiche; a volte anche in olandese ma lì si va sul difficile: pensa te che c'è chi scrive Y al posto di IJ.

Tornando alle cose serie in questi giorni c'è un'iniziativa lodevole: Dillo in italiano.
Bello, firmate la petizione, tutti, subito. Dai!
Io sono cosciente di essere un pessimo esempio. Avete presente la storia della mela marcia? E peggio ancora: Il signor Blogspot mi dice che il Tamburo Riparato è visto in parecchi posti across the universe (cit.):

Ultimo mese

Sarà vero? Se sì capiranno quello che scrivo? Temo di no, non tutto almeno, secondo un ragionamento che adesso voglio esporvi.
Mi capita spesso di leggere cose in inglese e francese. Una volta riuscivo anche a parlarle facendomi capire, più o meno, adesso mi muovo molto di meno e ho meno occasioni. Sul Web l'inglese vince, anche per me. Ma --confessione qui-- lo uso anche su carta, per la programmazione da sempre, per la letteratura da quando è diventato molto più facile accedere ai libri in lingua originale (ahimè pochi e quasi solo inglese). Prendi Terry Pratchett, in italiano è tradotto solo in parte, i traduttori variano, spesso cambiano i nomi (dei personaggi e delle cose, oltre a quello del traduttore). Oppure prendete la trilogia della Guida Galattica (cinque volumi) e stupite. E --questo non riesco proprio a imenticarlo-- che dire del terzo volume del Ciclo Barocco di Neal Stephenson? Rizzoli ha tradotto --bene-- i primi due ma il terzo me lo sono dovuto leggere in 'mericano. Ed è stato difficile, parecchio. Anche Terry Pratchett a volte è difficile: scrive bene, comprensibile ma fa riferimento a cose che solo gli inglesi hanno sotto mano mentre per noi diventano indovinelli astrusi.

A dirla tutta ho ancora una lamentela, perso (da leggere come se fosse scritto "persò", lo usano qui vicino, a sinistra e va inteso come "personale"): alle volte devo tradurre e non ci arrivo proprio. Neanche facendomi aiutare da Google Traduttore, per esempio questo:


Non ho la frase intera, forse posso recuperarla ma era su carta e non da me. Comunque è stato un caso difficile; e non so nemmeno com'è finito.

In ogni caso Annamaria Testa ha ragione, dai, tutti a fare il proprio dovere.
Anch'io, anche se la mia lingua madre è un'altra.


Nota: pijte vàrda = non t'azzardare.
Anche se c'è IJ non è olandese. E potrebbe essere anche il meno perentorio fai attenzione.
Nèh!

sabato 21 febbraio 2015

Vampiri? tutti spariti!


L'altro giorno, invogliato da una offerta, mio marito ha comprato una buona quantità di aglio, che aggiungendosi a quella già sostanziosa che avevamo in casa mi ha un po' scoraggiato.

Bisogna sapere che per fortuna su aglio e cipolla abbiamo entrambi gli stessi gusti, altrimenti non avremmo superato i cinquant'anni di matrimonio! e non abbiamo allergie o intolleranze, per cui spesso e volentieri usiamo il prezioso ortaggio.


Però un chilo abbondante in dispensa mi pareva veramente troppo, per cui ho deciso di smaltirne una piccola parte con un piatto che ci piace molto e che finora non avevamo mai fatto in casa.

Parlo della sopa de ajo o zuppa d'aglio, che si trova comunemente nei ristoranti di qui.
Ve la spiego rapidamente, del resto è semplicissima.

Inizio col tagliare a fettine sottili abbondante aglio (una testa per persona, anche più volendo).



Faccio soffriggere le fettine  in olio (chi mi conosce già sa che si tratta di EVO, l'olio di mais lo uso solo quando richiesto da qualche ricetta di torte) a fuoco molto leggero, mescolando continuamnete. Ricordate che quando inizia ad imbiondire occorre spegnere il fuoco, perché l'aglio continua a cuocere ancora finché l'olio si raffredda, e non c'è nulla di peggio che l'aglio abbrustolito anche se non bruciato!



Nel frattempo ho preparato in due scodelle da forno un fondo di fettine di pane raffermo.



In realtà la ricetta richiederebbe tegamini di coccio (terracotta smaltata) ma per pigrizia non li abbiamo ancora mai comprati, rimandandone l'acquisto. Vabbè.







Ho poi tenuto pronto il forno ben caldo, così mi si è scaldata bene anche la cucina! e ho scaldato mezzo litro (per due persone) di buon brodo di lesso, che conservo nel congelatore.








Al momento opportuno ho scaldato l'aglio, l'ho disposto, sgocciolandolo bene dall'olio, sulle fette di pane, ho sgusciato un uovo sopra ciascuna scodella, e ho versato sopra il brodo bollente.









Chiaramente il calore del brodo non è sufficiente a cuocere l'uovo, per cui ho messo le scodelle nel forno a 200º per qualche minuto, finché ho visto l'albume ben rappreso. Poiché il pane aveva assorbito parte del brodo, ne ho aggiunto altro, e a tavola!

devo aggiungere brodo!
Su questa zuppa non si mette parmigiano grattugiato, mi raccomando!


Nei ristoranti del Puerto (de la Cruz) troverete la versione senza pane, ma trovo che così il sapore sia più delicato e il piatto più consistente e saziante.

Ovviamente non abbiamo buttato via l'olio usato per friggere l'aglio, l'abbiamo conservato per cucinare verdure, così ben insaporito...


(no, non abbiamo avuto problemi di digestione né di alito!)

AGGIORNAMENTO
Già ho riciclato l'olio odoroso d'aglio e utilizzato altre due teste, oltre a una bella cipolla di coltivazione propria, e una bella zuppa di ceci sta cuocendo a fuoco lento: