domenica 3 maggio 2015

Treni, tassì, facce, gente... parte 3ª - il ritorno

Poi ho dovuto prepararmi alla partenza.

Ho impacchettato bene le due talee di giuggiolo che mi avevano regalato a Padova, sperando di
riuscire a portarle in perfetto stato fino a casa.


Ho preparato i bagagli, con particolare cura per questo regalo fatto con le sue manine preziose dall'amica Anna Maccagni, che mi è stato recapitato  dal marito Popinga (qui è fotografato, sano e salvo, all'arrivo a casa):


Eh, sì, perché dovete sapere che per tutto il tempo del mio soggiorno in Italia sono stata coccolata. Alcuni amici si erano dichiarati disponibili a incontrarmi, anche in modo abbastanza rocambolesco, ma il tempo a disposizione non l'ha consentito...

Un'amica, Massimilla, è riuscita a trovare il tempo per conoscermi, rubandolo a un impegno che aveva: ci siamo incontrate in un'affollatissima e rumorosissima piazza del Duomo e abbiamo avuto solo il tempo per scambiarci qualche informazione reciproca, davanti a un caffè.

Anche durante il viaggio c'era un angelo custode che mi sorvegliava (con questo ulteriore Marco, anch'egli Tamburista, non siamo riusciti a concretare un incontro):


Insomma, sono rientrata a casa piena di ricordi e rimpianti...
Per fortuna c'era ad attendermi il mio ibisco (oltre, si sa, a mio marito e il mio micione):



Le talee di giuggiolo sono sopravvissute allo stress, ora speriamo che mettano radici.
Sarebbe bello ripensare a questi incontri, tra qualche anno, all'ombra di un giuggiolo!


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