giovedì 11 giugno 2015

Insalata à la mode de Teresa


Ecco, è così come nella foto. Buon appetito! (voi, io prendo qualcos'altro).

OK, forse serve una spiegazione. Maria Teresa, ma solo Teresa per tutti, è una signora che abita non distante da me, anche se dovete sempre considerare che sono sperso in fondo a quella che una volta era la West Padagna, adesso non più, sta cercando una nuova identità recuperando certi principi qualificanti della passata esperienza, p.es. la distinzione "i nostri" rispetto "non sono dei nostri".

Teresa ha due figli ormai grandi, vivono con lei e il marito (Bibi anch'io, nèh!) che però a pranzo non sono mai a casa. Gli uomini lavorano nel settore primario ma non in casa; e sono truzzi come ogni padagno (o ex) che si rispetti, anzi di più (se possibile). Quindi Teresa pranza sola.
Ah! quasi dimenticavo: è una di quelle che pratica la dieta, lei poi lo fa in modalità estrema, anzi über- come leggerete prima di subito.
Per chi non fosse tanto addentro ricordo che il sale fa male, è un veleno. Come tutto quello che ti piace.
Invece l'insalata verde è quello che ci vuole, buona e fa bene.

Allora per preparare il pranzo Teresa va nell'orto davanti casa, prende un cespo ('n truss si dice da noi) d'insalata, taglia la radice che mette nel mucchio del compost (qui ci sarebbe tutto il discorso della chimica ma oggi solo NaCl) e entra in cucina. Va al lavello e prende una foglia, la sciacqua e la mangia. Così, Km zero anche nel trasporto eliminando il tragitto lavello-tavolo, ve l'ho detto che è un'estremista estrema.

Che sarebbe tutto perfettamente normale, ci mancherebbe, può fare quello che vuole, Domi suae quilibet rex o come diciamo noi At his home, any man at all is king, nèh!

Il guaio è che ha convertito Nonna. Avete idea della pasta senza sale? Io ho sempre la saliera a portata di mano. Ormai so che sarà per sempre. Purtroppo.

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