domenica 31 luglio 2016

È passato il terremoto


Da noi si dice così, quasi che il Terremoto fosse un'entità antropomorfa (pensa te che parole mi vengono da usare!), quasi come quelle delle Dimensioni Sotterranee (davvero dovreste leggere Terry Pratchett, come da sempre vi consigliamo, io e Ponder Stibbons; fatevi una Cultura).

Poi quando passa il Terremoto scatta l'operazione "dividi laggente in buoni e ingottiti (non so tradurre, qualcuno mi 'iuta?): "l'hai sentito?"
Bisogna subito dire "Sì certo, stavo facendo [inserire qualcosa qui] e improvvisamente tutto come [anche qui]".
Vista l'ora uno può anche dire che stava dormendo ma è stato svegliato dal fracasso, tutto che ballava e lampi e tuoni come mai prima. Sì c'è stato anche un bel temporale ma dopo, completamente fuori sincrono al sisma.
Oh! io ho sentito il Terremoto e il temporale mi ha svegliato.

Volendo ci sarebbero un paio di link davvero notevoli, secondo me: l'IngV che ci dice che ieri Torino --anzi Perosa Argentina, anzi Inverso Pinasca-- non è stata per niente speciale: il Terremoto viaggia, vede posti, ...
Fate un salto all'approfondimento con questionario à la "l'hai sentito" e raccontategli.
Notevole anche questo di EMSC, molto informativo.

E adesso che fare? Bianca, quella nella foto lassù, ha già deciso. Un paio di giorni fa ha scoperto il cestino usato per raccogliere i pomodori (OK, pomidoro --tomatiche va! (pron. tumatiche)) incautamente depositato sopra la lavastoviglie. È diventato il suo luogo di lavoro preferito, il cestino si continua a usare quando serve ma dopo si deve rimettere lì. Se vuoi è un esempio di  ottimizzazione d'uso delle risorse in questi tempi di crisi (sono sempre tempi di crisi, almeno qui nella West Padagna).

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