lunedì 30 aprile 2018

Una nuova forma di affabulazione

Annette Gendler

C'è una nuova (almeno per me) forma di affabulazione (questa l'ho presa dalla Treccani, qui) che per certi versi mi trova non aprioristicamente contrario ma sapete che sono vecchio. Chissà voi giovani...

Si chiama thread che si potrebbe tradurre filo (mi dice l'Arianna) ma tradotto perde tutto il suo fascino (sempre che ce l'abbia).

Siccome uno che capitasse qua si potrebbe anche chiedere "ma di cosa sta parlando?", e non avrebbe tutti i torti, non l'ho definito ancora. E a dirla tutta neanche saprei, mica ho fatto il classico, io.

Allora vado con un esempio, ecco il link, qui.

Prima di esprimermi in una mia valutazione (personale, di parte, che ancora risente della novità) mi vengono in mente (e non posso non citare) gli sceneggiati della tele di quando ero giovane. Per chi non ha presente è come Montlabano o Don Matteo ma con la trama tratta dalla letteratura, quella che si studia a scuola e quella che studiano a scuola quelli nati da altre parti. Per esempio I Promessi Sposi, l'Odissea, Sandokan, la Freccia Nera (questo credo sia il primo che ho visto), Il Giornalino di Gianburrasca, Delitto e Castigo e tanti altri.

Roba di quando il mondo era giovane e la tele aveva due canali (anzi anticamente solo uno) e trasmetteva dalle 5 del pomeriggio (la TV dei Ragazzi) a mezzanotte. Lo sceneggiato era composto di diverse puntate, mai meno di cinque e veniva msso in onda solo la domenica. Se ci fosse ancora da queste parti l'antico amico MaxL potrebbe raccontarvi della trasposizione dal testo al formato televisivo (il plot) in modo da acchiappare (mi manca il termine tecnico) spesso tradendo completamente l'opera originale, cosa abituale anche per film e simili.

Ecco, credo sia un mondo scomparso, sostituito da nuovi formats. Come il thread.

E per quanto concerne quest'ultimo (ripeto che è una valutazione personale, di parte e che ancora risente della novità) Hillel mi affascina, intriga, acchiappa. Anche se non so valutare quanto verosimile o di fantasia. E Boston, per quanto ricordo, è una citta seriosa, tipo Milano (ma molto più  sexy  fascinosa e bella) dove nascevano i 'puters che usavo tanto tempo fa. Sì, i parchi, il Common e quell'altro che non ricordo il nome, gli scoiattoli che venivano a prendere il cibo se glielo porgevi con il braccio teso (si diceva che fossero portatori di non so quali diseases, come i topi).

Ma sto di nuovo divagando. Quel che volevo evidenziare è il nuovo format di affabulazione, veicolato con un medium --Twitter-- che, a tutta prima, non si direbbe particolarmente adatto. Ma la creatività popolare non sai mai dove va a parare perché è creativa.

E voi cosa ne pensare? e cinguettate con Twitter? io sì, è il mio social-coso preferito, sono qui.

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domenica 29 aprile 2018

La tecnologia che ci serve

È incredibilmente incredibile ma veramente vero che la casa si riempie per cause misteriosamente misteriose di roba che bisogna spazzare via. L'idea di Roomba roxkz 💥 ovviamente ma si può migliorare ancora di più in meglio.

Per quanto mi riguarda ho già cominciato a risparmiare e appena arriva il prossimo cucciolo ecco il mio prossimo acquisto (Amazon ritieniti pre-allarmato):



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sabato 28 aprile 2018

Piccola enigmistica - 9


Avevo proprio nostalgia di post di enigmistica (voi no, immagino!)
Comunque, volenti o nolenti, questo è quel che oggi "passa il convento".

Enigmistica...artistica

1- Da Conrad a Hemingway - "bersaglio" minimale
ordinare le seguenti parole, secondo le regole del Bersaglio della gloriosa Settimana Enigmistica (cioè passare dall'una all'altra parola che abbia attinenza con la precedente, per associazione di idee, per cambio di lettera, per anagramma ecc.)

Conrad
Ford                                                           
Barra
Fiesta
Stout
Timone
Birra
Harrison
Tifone
Rex
Hemingway



2- Anagramma a frase

King Oliver,                                             
il blues.




3- Acrostico di artisti
riordinare le iniziali del nome o del cognome o dello pseudonimo degli artisti qui definiti, per ottenere lo pseudonimo di uno scrittore italiano

__  Compose "La sagra della primavera"       
__  Famoso Ottone
__  Il regista Bergman
__  Nome di Cremona
__  Pittore...Beato
__  Maurice pittore
__  Osservava l'infinito
__  Il soprannome di Armstrong





(le soluzioni alla Pagina 46, tra tre giorni)

Paura? no, dai! e poi...

Ci sono cose che non so se farei. Ma una volta sono salito su un pavimento di vetro sospeso a 300 metri (che sarebbero poi circa mille piedi) guarando in basso. Tra le urla di stupore, meraviglia e terrore di chi faceva come me (ma siccome lo facevano in 'mericano non ho capito niente (nada (zilch))). Purtroppo quel posto non c'è più ma questo è ancora più accitante



Avuto paura? se sì (ma anche se no) allora qualcosa di completamente differente



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venerdì 27 aprile 2018

Spazio negativo

Negative space is, quite simply, the space that surrounds an object in a image. Si fa prima a vederne un esempio. Che però m'incanta, non riesco a uscirne.


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martedì 24 aprile 2018

Come fare per aprire la birra?


Ci cono casi di emergenza: sono senza cavatappi! E allora come si apre la bottiglia della birra?

Due modi sono presentati nel presente papero, uno corretto, raccomandato e uno deprecato da evitare (tranne, forse, gli astemi).

Ma prima di subito una piccola ma doverosa nota personale mia di me: Google mi ha suggerito quell'immagine lassù 'n coppa, mi sembra OK ma ho fatto il Poli, illo tempore, e quel nome mi sconfonde (o combussola). Ma OK 😁


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Kanye West


Ogni giorno si viene uscit'imparati. Perché io so di non sapere (cit.) ma mi applico. E oggi è una giornata fortunata, di quelle white signanda lapillo.

Lo so che lo conoscete, voi, io no, almeno fino a pochi istanti orsono, ecco Kanye West. Sì è un rapper. Anche non tanto affine a me politicamente. Ma è anche tante altre cose.

"Come l'hai conosciuto?" mi starete chiedendo. E allora vi rispondo: me ne ha parlato Amjad


I cinguettii che mi hanno convinto sono quelli citati da Amjad, in particolare quello dell'emoji 😁 e quello sul desiderio di fare cose 💥. Per il resto, volendo, lo trovate qui.

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lunedì 23 aprile 2018

Una modesta proposta...

Il titolo completo sarebbe stato troppo lungo "Una modesta proposta per impedire che gli studenti e  i loro genitori siano di peso per il Paese" (lo ammetto, l'ho scopiazzato, ma dopo tanti anni penso sia decaduto il copyright...)



Da qualche tempo si è acuito un problema non nuovo, per la verità, ma mai come in questi ultimi mesi si è notato tanto! Non riporto qui i vari video o le notizie di cronaca sui giornali, ma tutti sanno che è in atto una vera guerra contro la Scuola in generale da parte dei governi e contro i docenti da parte di studenti e genitori.
Non passa quasi giorno senza notizia di bullismo o aggressione fisica a un docente (non sempre lo stesso, farebbe notare Juhan!)
Inoltre la Scuola come istituzione viene sempre più privata dei mezzi legali ed economici per provvedere al suo scopo primario se non unico: l'istruzione dei discenti. Si badi bene: NON l'educazione, compito precipuo della famiglia. Istruzione ed educazione, nel loro insieme, danno luogo alla formazione.


Ebbene, presento qui la mia proposta, in pochi punti, da applicare per ora solo alla scuola superiore, mentre per la scuola dell'obbligo si penserà in un secondo tempo.


1- Il governo (quando ce ne sarà uno!) continui con lo smantellamento sistematico della scuola pubblica per quanto riguarda i finanziamenti, da dirottare sempre più verso la scuola privata, anche per rendere più rapido il deterioramento dell'istruzione, notoriamente un sottoprodotto non richiesto né auspicato in tale tipo di scuola. (Chiaro, previa abolizione del comma 3 dell'articolo 33 della Costituzione).

2- Sempre per lo stesso motivo, non si provveda più a quel minimo residuo di manutenzione degli edifici scolastici (con un po' di fortuna e magari l'aiuto di un provvidenziale terremoto, si potrebbe fortemente ridurre il problema dalla base, eliminando molti degli addetti e dei fruitori), manutenzione che del resto era per lo più demandata alle Province, ora astutamente eliminate.


3- Si incentivi la formazione di classi numerose, soprattutto in presenza di studenti disabili, in modo da intralciare quanto più possibile il lavoro dei docenti. Classi più popolose = classi in numero minore, servirebbe anche a sopperire alla diminuzione di aule agibili (vedi sopra).

4- Le materie di studio vengano riviste secondando l'andamento degli ultimi decenni, ovvero tagliando drasticamente le ore di insegnamento delle materie più caratterizzanti i vari corsi di studio, nonché eliminando completamente le ore di laboratorio (soprattutto negli IPSIA e gli ITIS, ma anche nel Liceo Scientifico). Questo permetterebbe un risparmio enorme sia di spazi sia di macchinari (si pensi ai computer, o alla complessa attrezzatura di un laboratorio di chimica, o alle cucine di un Istituto alberghiero...). Inutile dire che ciò eliminerebbe alla radice anche il problema della manutenzione dei laboratori e non ultimo quello dei frequenti vandalismi o furti negli stessi.


5- Si incentivi il progetto di alternanza scuola-lavoro: attualmente è abbastanza difficile trovare imprese che accettino l'impegno di tenere dei ragazzi che non sanno fare quasi nulla e quindi sono manovalanza di bassa qualità e intralciano il normale andamento, con il rischio che possano farsi male (o peggio -dal punto di vista dell'azienda - che provochino dei disastri).  L'incentivo potrebbe consistere per esempio nel passare a tali aziende una parte dei fondi già previsti per gli stipendi degli insegnanti ormai superflui (vd. punto 7).


6- Si continui a diminuire il numero di docenti di sostegno, magari assegnandone uno solo per scuola o ogni due scuole, soprattutto a fronte di situazioni di presenza plurima in classi sovraffollate (vd. punto 3), per scoraggiare i genitori dall'iscrivere a scuola il figlio disabile, dopo la scuola dell'obbligo. In pochi anni sparirebbe così anche la figura stessa del docente di sostegno, con ulteriore sgravio economico per l'erario.

7- Si diminuiscano fino ad azzerarle le ore di lezione frontale: già si sta attuando con successo perché da un lato i discepoli sono occupati (e lo sarebbero ancor più, vd. punto 5) con l'alternanza scuola-lavoro, mentre i docenti sono impegnati con gli "open day", l'aggiornamento, l'autoaggiornamento, i corsi pomeridiani per gli adulti, i consigli di classe, le riunioni "per materie", la compilazione di registri e di verbali eccetera. Questo consentirebbe il licenziamento paulatino, dopo quello degli ITP, anche di quasi tutti i docenti di materie cosiddette di teoria.  Il processo già in atto di eliminare il quinto anno della scuola superiore va già sulla buona strada.  Si dovrebbe solo conservare la dotazione di organico minima per far fronte all'attuale unico requisito dei genitori nei confronti della scuola, ovvero la custodia entro le mura dell'istituto dei propri figli durante alcune ore giornaliere. (Detto organico però potrebbe essere ricoperto con maggior efficacia assumendo personale tra i "buttafuori" delle discoteche, tra l'altro non laureati e quindi di livello stipendiale inferiore).

8- Si abolisca completamente (anche questo processo è in abbozzo da vari anni) l'obsoleta pratica della valutazione, sotto forma di giudizi o di voti.



9- Conseguentemente, si superi l'attuale tendenza, sempre più accentuata da almeno una decina d'anni e fomentata anche dal punto di vista normativo dall'uscente ministra, a promuovere all'anno successivo anche gli studenti con numerose gravi insufficienze: li si promuova tutti indistintamente!

10- Infine, si abolisca l'ormai inutile esame di maturità, garantendo a tutti gli studenti il relativo diploma solo tramite la formalità dell'iscrizione ai quattro anni di corso della scuola secondaria superiore  (già questo avviene comunemente nella scuola secondaria inferiore, la cosiddetta scuola media, ricordo un preside -si chiamavano così- che trent'anni fa si lamentava del fatto che la scuola dell'obbligo si stesse trasformando in "diploma obbligatorio").

Sono convinta che questi semplici espedienti porrebbero fine agli attuali problemi di incolumità fisica dei docenti, anzi a ben vedere porrebbero fine anche alla professione stessa di docente: 






Mi spiace molto per i docenti, che per lo più hanno assunto spontaneamente da tempo (da sempre?) oltre al compito di istruire anche quello di educare quando tale compito venga disatteso dalle famiglie, ma si sa, è necessario innovare!

No, è mio, solo mio



Prima o poi qualcuno mi seguirà su Twitter, qui.

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domenica 22 aprile 2018

Non arrendersi mai


OK, questo è OK ma non è lui che voglio segnalarvi, questo


Appproposito: se volete ci vediamo su Twitter, mio social-coso preferito, io sono questo qui 💥

sabato 21 aprile 2018

Risolto un grande mystero mysteryousassay - da Nobel

La Scienza non ha una risposta a tutte le domande.
Non ancora.
Anche perché le domande possibili sono davvero tante, tantissimissime, anzi di più.
Ma ogni giorno che passa c'è chi indaga, prova, esperimenta, teorizza, pubblica, ribatte, ... Lavora insomma.
Non è che tutti diventano famosi come  Unapietra  Einstein (nota per me: ri-segnalare il bug del correttore automatico), Feynman, Tesla, Hawking, Giacobbo.
Alle volte, per chi sa osservare, l'ispirazione arriva quando meno te l'aspetti, vedi Archimede (e chi vi sto per dire, ma tra un po', lasciatemi finire la prolusione che altrimenti perdo il filo). Alle volte l'ispirazione viene dall'alto la dea Namajiri per Ramanujan, il Prodigioso FSM (sempre sia condito, RAmen) per me.

Oggi la comunicazione, una clamorosa, una che varrà il Nobel e --chissà-- potrebbe finanche essere inserita nel domandario di Punta il Dito.

Questa:



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venerdì 20 aprile 2018

Cosa non si trova nei social-cosi

Finché continuate a vedere questo tipo di post (vi controllo, proprio come Zuck, ma solo il numero di viste) io continuo 😋 ecco 😋







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giovedì 19 aprile 2018

Alle volte c'è da restare perpluti

come con questa sedia

oppure questo gatto

c'è invece chi di fronte alle piccole avversità da una mano; e l'esempio trascina (o, in questo caso, spinge)

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mercoledì 18 aprile 2018

La sorprendente banana che non t'aspetti

proprio come dice il titolo, eccola qua:



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martedì 17 aprile 2018

Magie di chimica e fisica

Io da piccolo se ci fossi riuscito, se fossi stato capace, più balòss avrei voluto fare cose così


e anche


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lunedì 16 aprile 2018

Come dite voi "carabistouille"?

Cosa non si trova ontehtoobz; guarda qua, che come side effect si ripassa il français:



Ah, sì! sciocchezza, scherzo,  droleria

Una sequenza misteriosa e cosa non salta fuori

Avete presente la domenica pomeriggio? Quando non c'è niente di meglio che annoiarsi o katsikkiare ontehtoobz. Tipo ieri, adesso vi conto.

Mi salta il ghiribizzo di far condividere con Zuck e i miei amici di Facebook un 'dovindovinello, questo:


Chissà se a qualcuno potrebbe 'nteressare --uh! subito Gianni

Gianni: Non ne sono certo, ma io penso che la sequenza continui così: 2 9 6 3 0
Ovvero, ho messo in fila la sequenza di numeri da 0 a 9, e son partito a depennare la sequenza data. Ogni numero salta tre posizioni all'indietro. Tornando a 9 dopo lo 0, come se la sequenza fosse chiusa in un cerchio, e continuando a muoversi di tre posizioni per volta si ottiene questa sequenza.

Nino (hey, it's me!): Sì e no. C'è un modo più semplice per vederlo, una legge sottostante. Ce la puoi fare, ci sei quasi

Gianni: No, no, io gna fo! Ma gli altri sono senza dubbio più bravi di me. Attendiamo.
Sì, in realtà basta concentrarsi sui numeri 7,8 e 9, a questi sottrarre in sequenza 3 e 3+3, e quindi chiudere con lo 0. Ma è la stessa cosa.
L'idea del cerchio mi piace di più

Nino: Sì hai ragione (100%); ma ricorda cosa studiavi in seconda o terza.

Gianni: Ricordarmi cosa studiavo è fisicamente impossibile. Ogni neurone attivo allora è certificatamente deceduto!

Nino: Le tabelline per esempio e roba simile

Gianni: Che Pitagora ti si porti! Le tabelline le ricordo, ma nulla di così arbitra...urca, i tasti del telefono! In fila per tre col resto di zero (il neurone del mago Zurlì s'è riattivato).

Nino: La fai troppo complicata. Come penitenza recita ad alta voce tutte le tabelline. Anzi scrivile.

Gianni: Ma non c'è nulla di complicato nei tasti del telefono!
Va bene 1*1, 1; 1*2, 2; 1*3, 3...

Nino: ah ha! non ci ricordiamo le tabelline, confessa.

Gianni: Quella dell'1 la so. E anche quella del 10! Ero forte in matematica, cosa credi?


OK, Gianni non sa le tabelline.

Però ripensandoci quella del telefono è davvero bella 💡 bravo 💥Gianni💥

Perché --soluzione qui-- la mia sequenza era una tabellina, quella del 7. Ma Gianni mi fa notare che ce ne sono altre due, quella dell'1 e quella del 9. E tutte tre sono sul telefono 😁

Aggiornamento: .mau. fa notare che c'è anche quella del 3.
E così adesso siamo rientrati nel caso dei tre moschettieri, tout se tient.

Forse serve un po' di spiegazione, devo dire qualcosa di mate --fermi lì! è semplicissimissimo, dai, non fate così! E sarò brevissimo.

Ricordate quando avete imparato le divisioni? Io me le ricordo così, faccio un esempio:

35 : 10 = 3 con il resto di 5.

I matematti chiamano il resto modulo e di solito nei linguaggi di programmazione (p.es. Python) si scrive %, così:

(la divisione tra interi con Python si indica con // mentre / è quella solita che da come risultato nel nostro caso 3.5).

OK, con queste premesse il programmino (i nerds direbbero script) è semplicissimo:

for n in range(1, 11):
    print((7 * n) % 10, end=' ')
print()


Se l'espressione vi sembra troppo complessa si più suddividere così:

for n in range(1, 11):
    t = 7 * n
    r = t % 10
    print(r, end=' ')
print()


Semplice vero? Ma anche le idee 💡 di Gianni 💥
E voi che ne dite?

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venerdì 13 aprile 2018

Chimica

Non so voi ma quando ero piccolo ero affascinato dalla chimica. Un mio compagno alle elementari (la primaria di adesso) aveva il piccolo chimico ma non lo faceva vedere a nessuno perché era troppo prezioso e gli avrebbero rovinato tutto. Poco più avanti ho scoperto che ben due amici (di genere assortito) avevano il papà chimico, uno dei quali si occupava solo della carta, cosa che per me non aveva troppo senso --sbagliavo.

C'è da dire che erano i ruggenti anni '60, quelli dei Beatles certo, ma anche della plastica. Non racconto niente perché non mi credereste ma da un giorno all'altro i secchi di ferro zincato e di alluminio vennero sostituiti da quelli di plastica. Quelli di legno, i sëbròt, resistettero più a lungo ma alla fine sparirono. I secchi li ricordo perché  sono  ero un campagnino e allora anche i ragazzi piccoli aiutavano --OK, mi sto lamentando; non m'è ancora passata, non mi passerà.

Poi crescendo ho interagito con chimici, fatto cose per chi faceva vernici, trattava l'acqua e altre schifezze (dai mica devo dirle tutte!). E altri chimici diversi, il papà di Giòrs, Primo Levi, diversi altri, tutti diversi.

Ma da un po' non m'interessava più tanto. A scuola era una materia noiosa, tanto da mandare a memoria (la chimica organica), al laboratorio si andava poche volte e c'era sempre chi scopriva che con l'acido solforico... anche molto diluito...

E poi c'era la fisica, mentre quelli parlavano di atomi e molecole i fisici --si diceva, vedi per esempio Le Scienze-- spaccavano l'atomo, l'elettrone non è un pianeta che gira attorno al nucleo, ha dei cugini il muone e il tau. Il protone e il neutrone non sono elementari, adesso si dice che ci sono i quark, sarà vero e poi mica ho capito tanto bene...

Ma c'erano anche ritorni; per esempio in occasione di un trasloco mi capitò sottomano un ritaglio di giornale che riportava una notizia che a suo tempo mi era sembrata tanto importante da ritagliare e conservare: presto i giornali sarebbero stati stampati non su carta ma su plastica! Il ritaglio l'ho buttato, peccato. Invece di platica arrivarono le borse, quelle tornate d'attualità nei mesi scorsi (2 centesimi).

Tutto questo è solo una premessa per quello che m'interessa davvero dire. Cioè che ho sbagliato tutto, frainteso. Al solito.

Perché? potreste chiedere. Domanda ammissibile e allora ecco:
 

E sì, io ero troppo giovane per la chimica.

Poi vuoi mettere i calcolatori elettronici, sarebbero i 'puters.

giovedì 12 aprile 2018

Sdoppiamento della personalità?

Leggevo oggi, riportato su Facebook, questo tweet (io non sono iscritta a Twitter, lo leggo solo riportato)

Notate bene "There is no reason for this".

Si tratta della stessa persona che poche ore prima ha minacciato pubblicamente la Russia


La stessa persona che, a seguito della falsa accusa verso Putin o più in generale verso la Russia di aver avvelenato due persone (vattelapesca perché), ha minacciato di espellere dagli USA dei diplomatici russi:


e alla fine ne ha espulsi 60 e chiuso un'ambasciata, quella di Seattle.


E prima ancora, la stessa persona:

(l'articolo è dell'agosto 2017, i titoli recenti sono dovuti all'aggiornamento del sito)
No reason???

I casi possono essere due: o il presidente degli USA, quello che teoricamente ha il dito sul bottone per scatenare una guerra (in realtà anche lui obbedisce a ordini...), ha un grave disturbo della personalità, oppure


La mission del POTUS

Bruna per quel che dice nel post di ieri avrebbe ragione al cento per cento, anzi di più, da vendere.

Ma c'è da considerare la mission del POTUS.

Bruna l'hai considerata? Noi crediamo di no! (cit.).

La mission, che sarebbe meglio chiamare con il suo nome, la maledizione (ma ai creativi la parola non piace, troppo banale, in italiano e si capisce) lo pretende


Se poi quello è Ciamp (si chiama ancora così, chiedo Giovanna di RaiNews24?) non c'è scampo.

mercoledì 11 aprile 2018

NO!!!



Di nuovo!


Ieri, mentre stavo ripulendo un po' dalle erbacce l'orto (ma in quattro ore sembra che io abbia solo intaccato l'enorme massa di erbacce nate e cresciute in questi mesi di piogge sparse alternate a sole!) mi sono accorta che è spuntato il primo carciofo della stagione.
Eccolo qua, ancora un po' "peloso", fresco fresco.



Qui si vede meglio, si intravede anche quello che sta crescendo (alla sua destra nella foto).


La vigna invece è un po' indietro, infatti non abbiamo dato ancora il primo zolfo.

martedì 10 aprile 2018

Bravi! 💥 mooolto più di me; fortuna che non sono invidioso


Bravo il disegnatore (come si traduce cartoonist?) Tom Gauld, bravo il copywriter che se ho capito bene è lo stesso Tom.

Solo per me che per capite le cose devono spiegarmele bene-bene bisogna andare con il mouse (il puntatore, non il mouse) sui fumetti e sentire. Siccome è tutto in inglese (e quindi non avevo letto) mi sono messo a indovinare cosa sono i vari brani musicali, tipo landovinoconuna!, lo ricordate vero?

Ah! 'ncora non l'ho detto, è qui.

Un grazie a Jacopo Giliberto che l'ha twittato prima ancora di Tom 😜

Qui le fasi della costruzione.



E adesso qualcosa di completamente differente (cit.): Cartoon per i vecchi piemontesi è un tipo di carro con le sponde alte, se serve trovo la foto (forse). Adesso è il cartone, carta spessa, anche quella di tre strati con l'intermedio ondulato, cosa che vale anche in italiano. C'è chi lo usa anche per scatolone (di cartone, ça va sans dire). Per i ragazzi (e gli ex, i giovani) vale anche per cartone animato, anche gli anime, con e senza sigla di Cristina D'Avena.
Questo non mi giustifica quando non capisco ma dovete ammettere che è difficoltoso, ingarbugliato. Assay.

lunedì 9 aprile 2018

Confronto (appossimativo) tra social: Twitter vs. Facebook


C'è un tweet bellissimo del Dr. Salvo di Grazia @MedBunker che parla di vaccini. Ottimo, come al solito.

Posso usare il post per fini perso? Se sì vorrei evidenziare una cosa che forse sanno tutti ma repetita juventus (auto-cit.).

Subito un disclaimer, due risposte nel thread:
  • @pentothal_ZIP: ..da una analisi post hoc per sottogruppi dell'articolo si può anche dire che Twitter è meglio di Facebook 😁
  • @MedBunker: Ma è solo uno studio osservazionale, vale poco. :)

Sì, il campione è limitato, fatto solo tra i contatti del Dr. e non tutti gli utenti dei social hanno la stessa propensione a commentare (la mission). Io per esempio su Facebook mi diverto a trollare i giggini, con risultati molto scarsi (chissà se: 1. mi conoscono; 2. sono superiori a queste cose; o 3. non ci arrivano, vedi il Giggino stesso.) ma non è che sono proprio così, nèh.

Il post è tutto da leggere ma per capirmi devo copiarne un po' (se del caso scancellerò).

Facebook
Ricordate dove ne avete sentito parlare?

  • Internet: 36
  • Facebook: 27
  • Amici/Parenti: 7
  • Giornali: 3
  • Televisione: 2
Cosa dice il rapporto a proposito delle vaccinazioni?
  • Che i vaccini hanno causato danni/malattie/tumori: 51
  • Che i vaccini sono sicuri: 15
  • Che i vaccini hanno causato anomalie immunitarie o genetiche: 9
Sei sicuro di queste conclusioni?
  • No: 47
  • Si: 13
  • Non del tutto: 11
Twitter
Hai mai sentito parlare del "rapporto Signum"? Si tratta di un'inchiesta che studia le conseguenze delle vaccinazioni (ed altro) sui militari. Se ne hai sentito parlare, ti ricordi cosa ne sai sulle conclusioni? Cosa hanno causato i vaccini nei militari?

Con questi risultati (200 voti):

  • Danni molto gravi: 3%
  • Tumori: 4%
  • Malattie di vario tipo: 6%
  • Nessun danno particolare: 87%

Interessante, vero?
La maggioranza di chi mi segue su Facebook ha saputo del rapporto Signum da internet e da Facebook, pensa che le conclusioni siano state che i vaccini abbiano causato danni o malattie ai militari ed in particolare dei tumori (citate le leucemie ed i linfomi) però non è sicuro di questa conclusione. Su Twitter il risultato è diverso: la maggioranza assoluta sostiene che il rapporto non evidenzia nessun danno particolare dei vaccini sui militari ma resta un 13% di persone che ha percepito che i vaccini avrebbero causato danni, tumori o malattie nei militari.


OK, si vede la differenza tra i social-cosi? Io penso di sì.
Poi, certo anche su Twitter ecco qualche cinguettio di risposta nel thread.
  • @NonVaccinato: Crede davvero di poterci abbindolare con un sondaggio trai suoi follower? Farebbe ridere questo suo patetico tentativo di screditare il lavoro dei redattori del progetto SIGNUM, se non fosse pericoloso per la salute degli italiani!
  • @ivancatalano_eu: Normale attività antibufala del tutto irrilevante.
  • @dario_nistri: Basta già dire che viene sventolata come "verità" la conclusione di una commissione parlamentare, cioè politici senza titoli e competenze per capire un rapporto medico-scientifico.

Sì, c'è chi la pensa diversamente. Ovvio. Giusto che possa esprimere la propria opinione. Anche perche il Cipolla --atz! non riesco a trovare la cit. 😡

Un'avvertenza finale: il post di MedBunker tratta di vaccini e comunicazione; questo post si limita a copiare per confrontare due social piuttosto comuni. Grazie ancora a Salvo Di Grazia, followatelo.

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domenica 8 aprile 2018

Computer Science

se ci fai click su si imbigghenisce (assay)

Qualcuno l'ha twittata
altri l'ha ritwittata
io l'ho copyata
e qui postata

😁

Non so se si nota la rima ripetuta in tutto il sonetto (zippato)? 😉

venerdì 6 aprile 2018

Oprah

Alle volte qui a Piobes (pron. piubes) in fondo a quella che un tempo era nota come la West Padagna non arrivano tutte le notizie che sarebbero necessarie per potersi dire --se non proprio saputi-- almeno aggiornati sullo stato delle cose del mondo.

È anche --in parte-- colpa mia che non mi applico, per dire avrei difficoltà a relazionare su Selvaggia Lucarelli. E anche di Al Bano non è che ne so molto di più. E anche sul maresciallo Cecchini ho molte, troppe, lacune.
Gli è che non mi applico, taglio (bigio, marino, com'è che dite voi?) sempre La Vita in Diretta, Uno Mattina, Punta il Dito, le previsioni del tempo e i Pakki.

Ma poi capita che a volte, come questa, devo ravvedermi, almeno parzialmente, limitatamente a una cosa specifica, come sto per raccontare.

Non so trovare l'equivalente italiano di Oprah Winfrey, la lettura della (mai troppo lodata) Wiki me l'ha fatta riconsiderare in positivo per diverse cose che non sapevo; ero al corrente solo del suo appoggio a Obama. Ma l'ho detto già che sono di un'ignoranza enciciclo e pedica. La Wiki in italiano è troppo corta, incompleta; quella in inglese troppo lunga. Ma immagino che quella di Bruno Vespa sia equivalente a lingue invertite.

Oprah sostiene tante credenze, idee antiscientifiche, new age e farlocche. Ecco più di una volta mi è stato detto di queste e me l'hanno messa in cattiva luce (anche se Obama...). Ma come sto per dire è solo una parte della personalità.

Tutta questa è solo la premessa, il mettere le mani avanti per evitare fraintendimenti o peggio.

Quello che mi preme davvero di dire è che questa massima di Oprah, bellissimissima, poco padagna ma vera e commendevole (chissà se ci sta questa parola?), questa cosa qui:


Ovvio che viene dal Web, qui.

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mercoledì 4 aprile 2018

Ci vediamo dopo, adesso ho da fare

I social-cosi ormai è appurato sono diventati un'ossessione ossessiva di cui non possiamo più fare a meno. Lo so che lo sapete e allora non mi soffermo, vengo subito al dunque.

Ognuno si sceglie l'ossessione che vuole, io per esempio sono per Twitter. E ho la scusa di seguire solo nerds molto più ggiovani e bravi di me (sono un vecchio niubbo). Ma anche i giovani nerd alle volte, anzi spesso --sono sempre collegati a quanto pare-- retwittano cose carine, divertenti, lollose, così come questa qui.

Una cosa da sapere su Twitter: non bisogna iscriversi per vedere un tweet, provate su quello di sopra e *magia* si apre (dovrebbe... sono quasi sicuro che sì).

#softmom rockz! 💥 Ahemmm... non è che la seguo, il suo cinguettio è stato rilanciato da qualcuno che non ricordo (su Twitter i tweets invecchiano in fretta, non è immediato ritrovarne uno se non ne salvi subito il link) e mi ha ingarbugliato la mente --davvero.

Non so se avete presente Johann Christian Bach, sì il figlio di Johann Sebastian, come colonna sonora in sottofondo è come l'argento, va su tutto.

Ma al tweet della Tatiana un set di sinapsi mi sono attivate, scaricate e mi hanno fatto dire "Oh!". Anzi ero in modalita english e ho detto "Ho!". Perché c'era un sottile riferimento a un pilastro della Cultura di Base che ognuno di noi dovrebbe avere acquisito nella vita. Almeno quelli di una certa età, non parlo dei giovani che altrimenti mi verrebbe da dire "mala tempora...".

Io quando Bill Haley e le sue Comete l'hanno lanciata avevo quattro anni. No, non ero così precoce e poi chissà se la radio la trasmetteva; l'ho scoperta dopo. E per via di Tatiana mi sono messo a canticchiarla. Senza sapere le parole, senza sapere esattamente com'era, sapete la memoria, la mia che non è più com'era una volta (e mi sono anche dimenticato com'era).

Ma c'è YouTube.


Se uno è proprio coscienzioso (giovani che non sapete, sto parlando di voi) ci sono anche le parole, la lirica, qui.

La Wiki ovviamente sa tutto.

Googlando sono capitato in un vecchio post di Patrizia Barrera, sa ancora più cose della Wiki (possibile?). Grazie Patrizia.

E adesso, mentre (sono multitasking) continuo a canticchiare (see you later JCB! domani, maybe) la questione finale: il mio caso può rientrare nella nostalgia o rinkoglionimento proprio?

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lunedì 2 aprile 2018

Finalmente



Finalmente ho potuto vedere con i miei occhi il grande bacino idrico dell'isola del Hierro di cui ho parlato qui.
La settimana scorsa siamo andati nuovamente sull'isola per una giterella e malgrado il tempo abbastanza inclemente (c'èra foschia, quasi una nebbiolina) sono riuscita a fotografare il bacino.


Non si ha un'idea di quanto sia grande finché non si ingrandisce un particolare: il salvagente color arancione che in questa foto si apprezza appena appena, e che ripropongo qui sotto ingrandito:


Del resto, il cartello esplicativo dà le misure esatte (56.600 metri quadrati).


 Notevole, eh?